Il termine “attaccamento” può essere inteso in base a diverse accezioni.
1) Come comportamento di attaccamento, ovvero come componente biologica del legame che svolge la funzione di garantire la vicinanza fisica del bambino alla madre attraverso comportamenti quali i vocalizzi, il sorriso ecc. che sollecitano la madre ad avvicinarsi a lui ed aumentare la probabilità di essere protetti e quindi di sopravvivere (Bowlby 1969).
2)Come insieme di diversi comportamenti di attaccamento, equivalenti dal punto di vista funzionale, che costituisce il sistema comportamentale di attaccamento di cui il piccolo dispone per rispondere ai segnali provenienti dall’interno e dall’esterno. Il sistema comportamentale d’attaccamento controlla la distanza tra il piccolo e la madre: se questa diventa eccessiva, il sistema si attiva per diminuirla. Il sistema è attivato: dalle condizioni del bam-bino (ad es. malattia); da quelle ambientali (ad es. pericolo) (Bowlby, 1969); da una componente cognitiva ovvero dalle rappresentazioni mentali che il bambino si costruisce nel corso delle interazioni con il genitore (modelli operativi interni).
3)Come legame d’attaccamento, ovvero come legame che il bambino costruisce con una persona considerata più forte e più saggia (ad es. con la madre). Per la Ainsworth un legame affettivo per essere tale deve essere: duraturo e non transitorio; stabilito con una persona specifica; emotivamente significativo (cioè tale da far desiderare il contatto e la vicinanza con la persona).
Il download di questo file richiede 9 punti, che verranno scalati automaticamente dal tuo account al click sul tasto sottostante.