Pubblicato da Annalisasamm, il 4 Marzo 2013
La maggioranza delle persone nelle relazioni sociali spesso oscilla, con il proprio comportamento, fra due estremi: alcune pensano che tutto va bene, non si mettono mai in discussione, assumono un comportamento tranquillo ed evitano il confronto e il conflitto a tutti costi, cercando di assecondare le aspettative altrui a discapito dei propri bisogni e desideri; altre assumono una eccessiva aggressività intimorendo gli altri, mettendoli in soggezione, lamentandosi se qualcosa non va anche in modo scorbutico o addirittura violento, non esitando a fare qualsiasi cosa per raggiungere i propri obiettivi.
Fra questi due estremi chiaramente poco adatti a creare buoni rapporti, esiste una via di mezzo: si tratta di quella modalità di sentire, pensare ed agire di chi consapevole di sé stesso in termini di bisogni e aspirazioni, riesce ad affermarsi e realizza se stesso, manifestando le proprie doti e le proprie esigenze nel contesto sociale.
Si tratta di un costrutto emotivo, cognitivo e comportamentale a metà strada tra la passività e l'aggressività, e che definiamo assertività.
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