Più di un italiano su dieci si mette alla guida dopo aver bevuto almeno due bicchieri di vino o due lattine di birra: quantità sufficienti per abbassare significativamente la soglia di sicurezza al volante. Si tratta di un comportamento più frequente tra gli uomini (15% degli intervistati) che tra le donne (3%), con forti differenze sul territorio: si va infatti dal 5% del Molise al 15% di Valle d’Aosta e Calabria. Più in generale, nel nostro Paese circa 6 persone su 10 tra 18 e 69 anni consumano abitualmente alcolici e quasi un quinto è un bevitore ad alto rischio.
I controlli sistematici delle Forze dell’ordine con etilotest, strumento efficace contro la guida in stato di ebbrezza, sono ancora poco diffusi e sembrano indirizzati più sui giovani, anche se il fenomeno riguarda tutte le classi di età. È quindi ampio il margine di miglioramento per contrastare il fenomeno della guida sotto l’effetto dell’alcol, incrementando l’uso di questo strumento durante i controlli di routine. Lo dimostra il caso del Trentino, dove tra il 2008 e il 2009 il ricorso al “test del palloncino” è più che raddoppiato, passando dal 7% al 15%.
Sono alcune delle informazioni che emergono dalle rilevazioni effettuate nel 2009 dal sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), promosso dal ministero della Salute e realizzato da Regioni e Province autonome italiane con il coordinamento del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss). L’obiettivo è tenere sotto osservazione l’evoluzione dei maggiori fattori di rischio per la salute della popolazione italiana. I nuovi dati Passi sui consumi di alcol e su alcol e sicurezza stradale sono stati presentati all’Iss in occasione dell’edizione 2010 dell’Alcohol Prevention Day.
Fonte: EpiCentro
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=28018