Due cervelli in acquario
Numero di persone e materiali
Svolgimento
A seguire l’animatore divide il gruppo in due, con un massimo di 6 persone per sottogruppo, e spiega che un gruppo funzionerà come l’emisfero destro del cervello e l’altro come l’emisfero sinistro; prima di cominciare l’animatore verifica se i due sottogruppi conoscono la differenza di funzionamento dei due emisferi e a mano a mano che emergono i contributi li sintetizza e li completa precisando le differenze.
Quindi, una volta precisato che l’emisfero destro è la parte più creativa ed originale del nostro cervello, mentre l’emisfero sinistro è la parte più logica e razionale, l’animatore consegna al gruppo “emisfero destro” una pallina e spiega che il loro obiettivo è quello di produrre il maggior numero di idee stravaganti, fantastiche e strane. Invita inoltre il gruppo a passeggiare liberamente per la stanza, come se fossero tanti pesci in un acquario.
Nel momento in cui un componente “emisfero destro” ha prodotto un’idea, la espone ad alta voce e lancia la pallina ad un componente del gruppo “emisfero sinistro”, che ha invece il compito di tradurre l’idea stravagante in qualcosa di fattibile e realizzabile.
L’animatore annota l’idea emersa dall’emisfero destro e perfezionata da quello sinistro e restituisce la pallina a chi l’ha lanciata per riavviare l’attività. Terminata questa fase, l’animatore riunisce il gruppo e tutte le idee prodotte vengono esaminate, valutate e migliorate collettivamente.
Una variante piu’ strutturata
Terminata questa fase che dura in media 15/20 minuti, i “pescatori” cominciano a tradurre le idee emerse in soluzioni creative, originali e fattibili, con l’aiuto anche dei “pesci”.
Al termine di questo lavoro, ogni coppia pesce/pescatore rivela al gruppo le idee prodotte, e ogni idea viene accolta a turno, da ogni componente del gruppo con un complimento sincero, utilizzando la formula: ”Quello che mi piace di quest’idea è…” , l’animatore trascrive sulla lavagna tutte le idee che verranno poi valutate più a fondo.
Vantaggi e suggerimenti
E’ importante che l’animatore spieghi bene il funzionamento dei due emisferi cerebrali, e inizialmente è opportuno far esercitare il gruppo su un argomento non correlato all’obiettivo reale della sessione. Infine, se i partecipanti sono in numero dispari, l’animatore si unirà al gruppo minoritario come partecipante.
Tecnica dei supereroi
I partecipanti fingono di essere dei supereroi, e usano questi personaggi come stimolo per creare idee originali. Tutti i supereroi hanno abilità e capacità fuori dal comune, ciò produce due effetti:
- La persona è portata a pensare fuori dagli schemi,
- L’interpretazione di un ruolo consente l’espressione delle idee più stravaganti, che, in situazioni normali verrebbero represse.
Numero di persone e materiali
Svolgimento
Vengono quindi presentati i supereroi, ad esempio Superman, Spiderman, Wonder Woman, l’incredibile Hulk… descrivendone poteri speciali, debolezze, background, immagini…L’animatore quindi fa scegliere ad ogni partecipante un supereroe da interpretare (o assegna lui stesso i personaggi), consegnando ad ognuno le relative schede descrittive.
Per calarsi bene nel ruolo, l’animatore fa fare una decina di minuti di riscaldamento invitando il gruppo a riflettere sulla vita da supereroe e a far esprimere qualche idea a ciascuno di loro. Nei gruppi più estroversi si caleranno subito nel ruolo esprimendosi in prima persona, tipo: “scalderò in un baleno le sostanze chimiche con il raggio laser dei miei occhi”, mentre i gruppi più introversi parleranno più in terza persona.
Dopo questa fase di riscaldamento si avvia la sessione vera e propria, quindi l’animatore invita a formulare delle soluzioni al problema presentato attraverso il punto di vista e i super-poteri tipici di ogni personaggio interpretato. Le soluzioni proposte sono spesso fantasiose o magiche, pertanto la seconda fase consiste nel rendere le soluzioni proposte concrete e realizzabili.
Suggerimenti
- preparare delle schede adeguate per ogni supereroe, che contengano alcune informazioni base come: nome, poteri speciali, debolezze, foto…maggiore è la contestualizzazione, maggiore sarà la probabilità dei partecipanti di calarsi nel ruolo.
- Favorire un clima divertente e rilassato;
- Alimentare la discussione tra i supereroi;
- Raccogliere e sintetizzare le idee emerse.