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    Attivazioni di gruppo per generare idee creative e sviluppare il problem solving

    Nell’ambito della rubrica dedicata alle attivazioni di gruppo, questa settimana trattiamo due tecniche originali, utili a stimolare il gruppo a generare idee creative e risolvere problemi; le due tecniche sono: “Due cervelli in acquario” e la tecnica dei “Supereroi”. 

    Due cervelli in acquario
    Questa tecnica è stata ideata e descritta da Ferruccio Cavallin (Creatività insieme, Milano, Città Studi Edizioni, 1995); può essere utilizzata durante un processo creativo, nella fase di produzione di idee, oppure durante una riunione per la risoluzione di un problema. 

    Numero di persone e materiali
    La numerosità del gruppo ideale per attuare questa tecnica è di 12 persone, i materiali utili sono: una lavagna, pennarelli per lavagna, una pallina. 

    Svolgimento
    L’animatore apre la sessione introducendo il problema da risolvere, e insieme al gruppo lo definiscono in modo chiaro e sintetico sulla lavagna.

    A seguire l’animatore divide il gruppo in due, con un massimo di 6 persone per sottogruppo, e spiega che un gruppo funzionerà come l’emisfero destro del cervello e l’altro come l’emisfero sinistro; prima di cominciare l’animatore verifica se i due sottogruppi conoscono la differenza di funzionamento dei due emisferi e a mano a mano che emergono i contributi li sintetizza e li completa precisando le differenze.

    Quindi, una volta precisato che l’emisfero destro è la parte più creativa ed originale del nostro cervello, mentre l’emisfero sinistro è la parte più logica e razionale, l’animatore consegna al gruppo “emisfero destro” una pallina e spiega che il loro obiettivo è quello di produrre il maggior numero di idee stravaganti, fantastiche e strane. Invita inoltre il gruppo a passeggiare liberamente per la stanza, come se fossero tanti pesci in un acquario.

    Nel momento in cui un componente “emisfero destro” ha prodotto un’idea, la espone ad alta voce e lancia la pallina ad un componente del gruppo “emisfero sinistro”, che ha invece il compito di tradurre l’idea stravagante in qualcosa di fattibile e realizzabile.

    L’animatore annota l’idea emersa dall’emisfero destro e perfezionata da quello sinistro e restituisce la pallina a chi l’ha lanciata per riavviare l’attività. Terminata questa fase, l’animatore riunisce il gruppo e tutte le idee prodotte vengono esaminate, valutate e migliorate collettivamente.


    Una variante piu’ strutturata
    Una variante della tecnica, prevede una prassi più strutturata in cui i cervelli destri sono seduti al centro della stanza (anche per terra), come se fossero pesci in un acquario, e abbinato ad ogni pesce c’è un “pescatore” che funziona da cervello sinistro, posizionato intorno all’acquario. Man mano che il “pesce” produce un’idea creativa, il suo pescatore la raccoglie e la annota in un taccuino.

    Terminata questa fase che dura in media 15/20 minuti, i “pescatori” cominciano a tradurre le idee emerse in soluzioni creative, originali e fattibili, con l’aiuto anche dei “pesci”.

    Al termine di questo lavoro, ogni coppia pesce/pescatore rivela al gruppo le idee prodotte, e ogni idea viene accolta a turno, da ogni componente del gruppo con un complimento sincero, utilizzando la formula: ”Quello che mi piace di quest’idea è…” , l’animatore trascrive sulla lavagna tutte le idee che verranno poi valutate più a fondo. 


    Vantaggi e suggerimenti
    La tecnica ha il vantaggio di far funzionare in parallelo un sottogruppo in fase divergente e uno in fase convergente, risparmiando così tempo prezioso da dedicare alla valutazione finale.

    E’ importante che l’animatore spieghi bene il funzionamento dei due emisferi cerebrali, e inizialmente è opportuno far esercitare il gruppo su un argomento non correlato all’obiettivo reale della sessione. Infine, se i partecipanti sono in numero dispari, l’animatore si unirà al gruppo minoritario come partecipante.



    Tecnica dei supereroi
    La tecnica dei Supereroi è ideale per  creare un’atmosfera di divertimento e di forte entusiasmo in cui è possibile dare sfogo alla fantasia e alla metafora.

    I partecipanti fingono di essere dei supereroi, e usano questi personaggi come stimolo per creare idee originali. Tutti i supereroi hanno abilità e capacità fuori dal comune, ciò produce due effetti:

    1. La persona è portata a pensare fuori dagli schemi,
    2. L’interpretazione di un ruolo consente l’espressione delle idee più stravaganti, che, in situazioni normali verrebbero represse.

    Numero di persone e materiali
    La numerosità ideale del gruppo è di 6/10 persone; i materiali utili sono: schede per ogni supereroe, con annessi alcuni elementi caratterizzanti (per esempio lo stemma di Superman o il ragno di Spiderman…), lavagna a fogli mobili, pennarelli per lavagna.

    Svolgimento 
    L’animatore, dopo aver introdotto il problema e verificato la comprensione del gruppo, spiega che ogni partecipante ha la possibilità di assumere l’identità di un supereroe per risolvere il problema.

    Vengono quindi presentati i supereroi, ad esempio Superman, Spiderman, Wonder Woman, l’incredibile Hulk… descrivendone poteri speciali, debolezze, background, immagini…L’animatore quindi fa scegliere ad ogni partecipante un supereroe da interpretare (o assegna lui stesso i personaggi), consegnando ad ognuno le relative schede descrittive.

    Per calarsi bene nel ruolo, l’animatore fa fare una decina di minuti di riscaldamento invitando il gruppo a riflettere sulla vita da supereroe e a far esprimere qualche idea a ciascuno di loro. Nei gruppi più estroversi si caleranno subito nel ruolo esprimendosi in prima persona, tipo: “scalderò in un baleno le sostanze chimiche con il raggio laser dei miei occhi”, mentre i gruppi più introversi parleranno più in terza persona.

    Dopo questa fase di riscaldamento si avvia la sessione vera e propria, quindi l’animatore invita a formulare delle soluzioni al problema presentato attraverso il punto di vista e i super-poteri tipici di ogni personaggio interpretato. Le soluzioni proposte sono spesso fantasiose o magiche, pertanto la seconda fase consiste nel rendere le soluzioni proposte concrete e realizzabili.  


    Suggerimenti
    L’animatore deve:
    • preparare delle schede adeguate per ogni supereroe, che contengano alcune informazioni base come: nome, poteri speciali, debolezze, foto…maggiore è la contestualizzazione, maggiore sarà la probabilità dei partecipanti di calarsi nel ruolo.
    • Favorire un clima divertente e rilassato;
    • Alimentare la discussione tra i supereroi;
    • Raccogliere e sintetizzare le idee emerse.
    Infine, l’utilizzo di questa tecnica risulta meno adeguata nei casi di gruppi molto seri e introversi, oppure che presentano poca fiducia tra i componenti del gruppo o dove ci sono livelli gerarchici differenti.  
     
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