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    Auto-promozione: ecco come scrivere un buon progetto per promuoversi al meglio

    Sei un giovane psicologo e stai muovendo i primi passi nel mondo della progettazione? Vorresti implementare i servizi per la comunità ed il territorio di cui fai parte? Oppure stai preparando il famigerato esame di stato per diventare Psicologo? Bene! Ecco alcune indicazioni pratiche e sintetiche per scrivere un buon progetto che spero possano essere utili sia a promuovere il tuo lavoro al meglio, sia ad affrontare la seconda prova del temuto Esame di Stato in psicologia.
     
    Prendendo in prestito una matrice giornalistica, elenchiamo le famose “5 W”: “Why, Who, What, Where e When”, in ordine: “Perché/Come, Chi, Dove, Quando”, utili per tentare di impostare un ragionamento logico e di senso compiuto. In più possiamo inserire anche “l’How much”, ossia “Quanto” per monetizzare il lavoro prodotto! Cominciamo:

    1. Perché (Why)? 
    Le principali motivazioni quando si  pianifica un intervento dovrebbero essere quelle di: promuovere un cambiamento, rispondere ad un bisogno specifico, migliorare servizi e qualità di vita percepita.
    Partendo quindi da un’analisi del territorio e di quello che già offre, o da un’analisi dell’azienda o organizzazione di riferimento per individuarne i bisogni specifici, si cercherà di proporre qualcosa che ancora non esiste in quel contesto specifico. L’importante è “contestualizzare”, per ancorare il proprio progetto alla realtà specifica in cui si inserisce.
     
    2. Come 
    Produrre idee nuove che vanno poi tradotte in obiettivi realistici e precisi, seguendo tre criteri fondamentali:
     
    a) Rilevanza: che sia qualcosa di importante e utile
    b) Ripetitività: evitare proposte già note
    c) Fattibilità: obiettivi ambiziosi ma realistici
     
    Dettagliare inoltre:
    • tutte le fasi del lavoro e, a livello operativo, cosa prevede ogni fase;
    • come sono legate le une alle altre, in maniera sequenziale;
    • se previsti obiettivi multipli, specificare come ogni fase risponde ad un obiettivo specifico;
    • valutare le cause e stabilire i nessi causa/effetto
    • I LIMITI: individuare strategicamente possibili ostacoli e relative soluzioni, dimostrando di saper gestire difficoltà ed imprevisti. 
    3. Chi (Who)?
    Chiarire tutti i ruoli coinvolti nell’intervento. Se il lavoro prevede un team con competenze multidisciplinari, la selezione dei professionisti deve essere motivata ovviamente in base alla natura del progetto.
    Per evitare incomprensioni o sovrapposizioni di ruolo, è bene definire il work packages, cioè chiarire CHI FA COSA e le modalità di coordinamento in modo da integrare il lavoro svolto dai singoli. Individuare poi chi sono i DESTINATARI diretti ed i beneficiari indiretti, ovvero chi trarrà giovamenti di secondo livello essendo quelle figure coinvolte nel sistema a contatto col target. Elencare inoltre partner ed enti coinvolti, che siano istituzionali o privati a supporto del progetto, specificando i benefici che ne trarrà ciascuno. 
     
    4. Cosa (What)?
    Ci si riferisce qui ai risultati, che devono essere misurabili, utilizzando indici oggettivi, valutando la scala di riferimento più idonea, dalle misure implicite a quelle esplicite.
     
    5. Quando (When)?
    Importante è pianificare una timeline che sia adeguata alle necessità a cui si pensa di far fronte ed anche alla sostenibilità dei fondi a disposizione. In effetti si può pianificare anche un progetto eccellente della durata di un anno ad esempio, ma se i fondi bastano solo per 6 mesi…che fare quando i fondi si esauriscono? Quindi occorre valutare bene i limiti della sostenibilità.
     
    6. Quanto (How much)?
    Finalmente dopo tanto lavoro progettuale arriviamo alla nostra ricompensa economica. Come definire quindi il budget? Ecco un breve elenco:
    • Specificare i costi relativi a tutte le attività;
    • I costi a persona per il tempo speso di tutte le figure professionali coinvolte;
    • L’equipaggiamento ed i vari materiali, attrezzature…;
    • Specificare i vantaggi economici, i guadagni e soprattutto i risparmi che si avranno in seguito alla riuscita dell’intervento.
    Dopo questa breve panoramica su come impostare in modo logico il proprio progetto, di seguito elencherò i punti sintetici che un buon progetto deve contenere nella sua stesura definitiva: 

    .: PREMESSA
    Inserire una breve presentazione del progetto che si sta esponendo.

    .: DEFINIZIONE E ANALISI DEL PROBLEMA
    Inserire una descrizione dei motivi che hanno portato alla definizione del tema da affrontare. 

    .: MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO 
    Indicare l’assetto teorico a cui si è fatto riferimento per ancorare l’implementazione del progetto.

    .: DESTINATARI/TARGET
    Indicare chi sono i destinatari dell’intervento: ad esempio i dipendenti di un’azienda, gli alunni di una scuola…

    .: OBIETTIVI 
    Indicare i principali obiettivi che si intende raggiungere mediante le attività di progetto.

    .: MODALITA’ D’INTERVENTO
    Elencare sinteticamente il modo in cui si è scelto di intervenire.

    .: METODOLOGIA
    Elencare i metodi e gli strumenti che si utilizzeranno: ad esempio incontri di focus group, sessioni di role playng, test…

    .: SPAZI
    Dove si svolgerà l’intervento
     
    .: ATTIVITA’ E TEMPI
    Indicare più o meno la durata del progetto, e magari dividere la tempistica in fasi:
    I FASE: indicare le attività previste e loro durata
    II FASE: indicare le attività previste e loro durata e così via. 
     
    .: VALUTAZIONE
    Indicare se si prevede una valutazione, ad esempio dei questionari di feedback da sottoporre ai destinatari a chiusura di progetto…
     
    .: MONITORAGGIO E CONTROLLO 
    Indicare le attività di monitoraggio e controllo, se previste: ad esempio un piano di follow up…

    .: VERIFICA
    Indicare un piano di verifica della riuscita del progetto stesso
     
    .: MEZZI E RISORSE
    Indicare le risorse umane e materiali implicate. 
     
     
    CONCLUSIONI
    Per chiudere vorrei spendere due parole sull'argomento “fundraising”, ossia come e dove ottenere i finanziamenti per il proprio progetto. Le disponibilità di fondi possono provenire dalla Comunità Europea, e altre istituzioni pubbliche (regionali e comunali) in questo senso è opportuno tenere d’occhio le sezioni del sito web dell'UE >  e quelli della propria regione di appartenenza e …allora, in bocca al lupo per i vostri progetti!
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