Secondo una ricerca pubblicata oggi sul British Medical Journal (BMJ), fra i giovani che aderiscono alla sottocultura “gotica” sono molto frequenti i tentativi di suicidio e gli atti autolesionistici. Se questi ultimi nella popolazione giovane della Gran Bretagna hanno una frequenza variabile fra il 7 e il 14 per cento, fra i giovani “Goth” arrivano al 53 per cento, mentre i tentativi di suicidio interessano il 47 per cento di essi.
Nel corso dello studio i ricercatori hanno seguito 1258 giovani dall’età di 11 anni fino ai 19. La correlazione fra queste azioni e lo stile di vita “gotico” restava molto stretta anche dopo aver ponderato i dati rispetto ad altri svariati fattori influenti, quali classe sociale, divorzio dei genitori, fumo, uso di alcolici o di droghe, pregressi episodi depressivi. Anche il confronto con altre 14 sottoculture giovanili – quali quelle punk, heavy metal, grunge – pone in evidenza come l’autolesionismo sia un comportamento a cui sono particolarmente esposti i “Goth”.
In nessuna delle altre sottoculture si osserva una frequenza di questo tipo di atti che arrivi anche solo alla metà di quella che caratterizza i “Goth”.
Fonte: http://www.lescienze.it/