È partito il primo ambizioso progetto di ricostruire il cervello umano al computer ricalcando il suo modo di funzionare a livello molecolare. Sarà la prima simulazione esatta dell’organo più misterioso del nostro corpo, per svelare i segreti di memoria, pensiero e coscienza ma anche per capire le malattie neurologiche e psichiatriche.
A dare l’annuncio dell’ambiziosa impresa Henry Markram, direttore dell’Istituto per Mente e Cervello all’Ecole Polytecnique Fédérale di Losanna (EPFL) insieme all’IBM, sui cui computer (rimarcando le orme del supercalcolatore IBM BluGene) si baserà il progetto “Blue Brain”.
Sarà la prima volta che si osserverà il codice elettrico che il nostro cervello usa per rappresentare il mondo. Attraverso Blu Brain si potrà anche scoprire come malfunzionamenti di certi microcircuiti cerebrali potrebbero essere alla base di malattie quali l’autismo, la schizofrenia e la depressione, obiettivi finora inarrivabili per la mancanza di processori sufficientemente potenti e per carenza di conoscenze scientifiche su come si organizzano tali circuiti.
La prima fase del progetto prevede il modellamento della struttura elettrica delle “colonne neocorticali”, circuiti neurali ripetuti nel cervello e contenenti fino a 10 mila neuroni ciascuno.I laboratori di Markram posseggono già una buona mappatura di queste colonne che misurano ciascuna 0.5 per 2 millimetri di superficie. Poi si passerà alla creazione di modelli molecolari e di modelli comportamentali di queste unità di sistema nervoso.
Ci vorrà almeno una decade per realizzare questi modelli ma dopo li si potrà usare per studiare i comportamenti del cervello umano in risposta a stimoli sensoriali e di altra natura ed anche confrontare le risposte di un cervello sano con quelle di uno malato.
Fonte: The Blu Brain Project
Paola Mariano
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