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    Comportamento alimentare nei bambini: un approccio multidisciplinare

    Il trattamento comportamentale per l’obesità e il sovrappeso è spesso fornito da un team di operatori sanitari. Il team può includere uno psicologo, un medico, un dietologo, un esperto di educazione fisica, un infermiere o altro professionista. I diversi professionisti che dovrebbero idealmente essere coinvolti e in quale misura, dipende dalle esigenze e dalle caratteristiche del bambino o dell’adolescente.

    Il caso seguente, si concentra sul ruolo degli psicologi, in particolare nelle prime fasi del trattamento.

    Carmen era una ragazza di 6 anni che viveva con i suoi genitori e la nonna. Era stata indirizzata a un programma di gestione del peso a causa di preoccupazioni sul suo indice di massa corporea (BMI), che era al 99° percentile per la sua età e sesso. Il suo pediatra ha deciso di inviare la bambina ad uno psicologo, dopo aver parlato con i genitori dei possibili rischi per la salute che Carmen ha dovuto affrontare a causa del suo alto IMC (Indice di Massa Corporea).

    All’inizio del trattamento, lo psicologo di Carmen ha utilizzato interviste motivazionali a Carmen e ai suoi genitori per stabilire la relazione e definire gli obiettivi di comune accordo.
    Durante queste prime interviste, la madre di Carmen ha riferito di essere molto preoccupata per la sua salute, ma per diverse ragioni, ha faticato ad aiutarla a fare cambiamenti perla sua salute. Disse che Carmen era angosciata quando aveva fame o quando non poteva avere il cibo che preferiva, e che non riusciva a convincerla a fare attività fisica.
    Alla fine, disse alla psicologa che era la nonna di Carmen a prendersi cura di lei dopo la scuola e che  spesso non erano d’accordo sulla scelta del cibo e sull’attività fisica che avrebbe dovuto fare: la nonna di Carmen riteneva che la bambina era sana e che permettergli di mangiare quello che voleva era appropriato. Sua nonna spesso preparava cibi che tendevano ad essere ricchi di grassi e carboidrati.

    La famiglia aveva anche consulti con altri professionisti. Ad esempio, la madre ha incontrato il dietologo per parlare dei tipici schemi alimentari che venivano seguiti a casa. Il dietologo ha fornito le informazioni nutrizionali di base per le esigenze di sviluppo di un bambino di 6 anni comprese delle raccomandazioni su un sufficente consumo di frutta e verdura fresca. Inoltre, un medico ha monitorato la salute generale di Carmen e ha fornito ulteriori raccomandazioni.

    Lo psicologo si è concentrato su due aree per un breve trattamento.
    Il primo è stato quello di migliorare i comportamenti alimentari di Carmen, migliorando il suo disagio intorno ai cambiamenti nella sua routine alimentare, nonché affrontare le dinamiche familiari riguardanti la selezione del cibo e il processo decisionale su di esso.
    La seconda area di interesse ha riguardato il miglioramento dell’attività fisica di Carmen, trovando i modi a lei più congeniali in cui poteva godere del fatto di essere attiva.
    Lo psicologo ha lavorato principalmente con la madre di Carmen, dato il livello di sviluppo di Carmen e affidandosi ai suoi genitori per la nutrizione ed anche rispetto al monitoraggio sull’attività fisica da svolgere.

    Lo psicologo ha usato un approccio collaborativo e orientato alla soluzione per fissare gli obiettivi con Carmen e la sua famiglia.
    Ha aiutato la madre di Carmen a identificare i modi in cui poteva affrontare le preoccupazioni sul cibo e l’attività fisica con la nonna di Carmen.
    La madre di Carmen ha riferito che potrebbe avere maggiore successo con sua madre enfatizzando i benefici per la salute di Carmen e suggerendo modi per rendere più sani i cibi preferiti della bambina.

    L’attenzione era concentrata sulla salute di Carmen piuttosto che sul suo peso o sulle sue dimensioni.

    In questo modo ha potuto evitare il conflitto con la nonna sul fatto che la bambina avesse o meno un peso appropriato. La madre di Carmen ha escogitato alcune idee su come affrontare questi argomenti con la nonna in modo rispettoso e collaborativo ed è riuscita ad ottenere la cooperazione della nonna.

    Successivamente, la psicologa e la madre di Carmen hanno discusso sul controllo degli stimoli come metodo per ridurre il consumo di cibi malsani da parte della bambina.
    Queste conversazioni comprendevano l’importanza di presentare il cibo più salutare in modo divertente e accattivante. Tra una sessione e l’altra, la madre di Carmen ha provato una serie di strategie ed è stata in grado di identificarne diverse che hanno avuto risultati incoraggianti. Inoltre, la psicologa e la madre di Carmen hanno discusso l’importanza dell’auto-monitoraggio. Lo psicologo ha chiesto alla madre di Carmen di fotografare il cibo di Carmen e portarlo in sessioni successive in modo che insieme potessero identificare le aree di miglioramento.

    Durante le sedute con lo psicologo, Carmen ha imparato a riconoscere le sensazioni di fame e sazietà in modo più efficace, bevendo più acqua per sentirsi sazio e chiedendo alla madre di esercitarsi con lei prima e dopo i pasti. La combinazione di questi sforzi ha ridotto significativamente il suo disagio rispetto al desiderio di cibi preferiti e alla sua resistenza a provarne di nuovi.

    Rispetto all’attività fisica, l’obiettivo era quello di trovare attività divertenti che Carmen e sua madre potessero fare insieme. Le idee includevano cacce al tesoro, video di esercizi per bambini su YouTube e creazione di percorsi a ostacoli nel loro salotto. Tra una sessione e l’altra, Carmen e sua madre hanno messo in pratica queste idee e svolto una serie di attività di cui hanno goduto.

    Per promuovere questo tipo di cambiamenti, è stato creato un grafico colorato da attaccare in cucina su cui Carmen può attaccare un adesivo ogni volta che ha provato nuovi cibi, è stata impegnata in un’attività fisica prolungata o ha esibito altri comportamenti sani.
    Dopo aver guadagnato un determinato numero di adesivi, Carmen riceve una ricompensa come un viaggio nel suo parco preferito o un momento speciale con i suoi genitori. Carmen era molto entusiasta di questa idea, e si dimostrò subito molto motivante per lei.

    Lavorando con lo psicologo nelle fasi iniziali del programma di gestione del peso, Carmen e i suoi genitori sono stati in grado di apportare importanti cambiamenti legati al consumo di cibo e all’attività fisica. Il BMI di Carmen cominciò a scendere e aumentò l’autoefficacia della famiglia nel riuscire a fare cambiamenti sani.

    La natura multi-generazionale della famiglia era un aspetto importante nella riuscita del trattamento. Inoltre, lo psicologo ha riconosciuto e rispettato il significato e il valore delle tradizioni alimentari della famiglia, aiutandole anche ad adattarle a scelte più salutari.

    Attraverso le interviste motivazionali e un approccio orientato alla soluzione, la madre di Carmen è stata in grado di produrre soluzioni appropriate e applicabili concretamente.
    Attraverso l’utilizzo di strumenti comportamentali, Carmen è stata maggiormente in grado di accettare i cambiamenti della sua famiglia. Infatti,  l’attenzione alla modifica dei comportamenti dei genitori era un aspetto molto importante, visto la sua fase di sviluppo.
    Inoltre, date le limitate finanze della famiglia, è stato importante trovare attività fisiche senza costi e cibi sani a prezzi simili a quelli acquistati in precedenza dalla famiglia.

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