I concorsi pubblici per Dirigente Psicologo nel Servizio Sanitario Nazionale continuano ad essere banditi in tutta Italia in modo costante anche se per un numero di posti esiguo.
Strutturare un programma di studio
In un precedente articolo, abbiamo evidenziato come l’assenza di un programma orientativo per lo studio e come questo vuoto di indicazioni crei disorientamento circa gli argomenti da conoscere.
L’unica possibilità per strutturare un prospetto dei temi, congruente rispetto ai possibili quesiti che potranno essere proposti ai candidati, consiste nel prendere in considerazione quali siano le attività e le responsabilità che il Dirigente Psicologo è chiamato a svolgere e ad assumersi nel contesto lavorativo, al fine di comprendere cosa c’è da sapere.
La descrizione dettagliata della figura professionale di Dirigente Psicologo nel Servizio Sanitario Nazionale è contenuta nel Manuale pratico per la preparazione di concorsi per psicologo (Leggi qui >).
Le nuove tendenze
La riflessione scientifica si concentra su tematiche sempre nuove con una ricaduta sulle domande che possono essere oggetto di prove concorsuali.
Se negli anni passati, le prove di concorso contenevano, per la maggior parte, quesiti inerenti la psicologia generale, la psicologia clinica, la psicometria, la psicoanalisi, la psicologia dello sviluppo, la nosografia e così via, oggi si assiste all’emergere di una nuova tendenza.
Si espandono infatti gli ambiti di interesse e toccano in maniera più marcata i settori della sessuologia, psicologia giuridica, in alcuni casi, psicologia del lavoro e, soprattutto, della neuropsicologia.
Tale circostanza comporta la necessità di prestare attenzione ai temi emergenti in ambito scientifico e di adeguare la propria preparazione alle recenti indagini facendo riferimento ai contributi maggiormente accreditati in letteratura.
Per approfondire, abbiamo pubblicato una mini-guida. Leggi qui >
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