Per favorire questo momento sono utili alcune attivazioni rituali di centratura: la voce del conduttore guida la persona a rivolgere l’attenzione al proprio stato interiore ed a prepararsi al lavoro in modo consapevole, comunicando infine agli altri, attraverso una gestualità condivisa, la propria predisposizione ad iniziare a sperimentare le tecniche corporee.
La Respirazione, funzione primaria da cui dipendono tutte le altre funzioni organiche, è stata oggetto di cura ed attenzione, poiché rappresenta un momento basilare da cui far partire il lavoro, ma anche una potente fonte di informazioni: la respirazione naturale è espressione dello stato in cui la persona si trova in un determinato momento, ed ogni mutamento dell’atto respiratorio è un importante indicatore rispetto ad emozioni e stati d’animo che ne influenzano il ritmo e l’intensità.
La conduzione degli esercizi ha fatto sì che ciascuno potesse mettersi in contatto con il proprio respiro e divenire cosciente della propria respirazione naturale, non inducendone il cambiamento, bensì aiutando la persona ad indagarne i vari momenti.
L’osservazione del respiro è per molti un’esperienza totalmente nuova, che coinvolge semplicemente all’ascolto dell’atto respiratorio, in particolare del canale/i di immissione usato/i, del canale/i di emissione usato/i, delle 4 fasi della respirazione, della velocità ed infine del movimento e della localizzazione interna del respiro.
I partecipanti al corso hanno in seguito fatto esperienza di alcune Tecniche di Rilassamento, che assumono un significato personale per ciascun individuo; è importante infatti tenere in considerazione che il rilassamento corporeo può costituire un obiettivo auspicabile per coloro che soffrono di ansia e panico, ed al contrario un obiettivo difficile da raggiungere per coloro che mantengono un alto livello di vigilanza ed hanno difficoltà a lasciarsi andare.
La tecnica del Rilassamento Frazionato è stata Ideata da Oskar Vogt ed ha lo scopo di guidare la persona a portare l’attenzione ai singoli distretti corporei, favorendone il progressivo rilassamento. I partecipanti al corso hanno potuto in questo caso sperimentare una tecnica immaginativa, che consente di visualizzare i singoli fasci muscolari, percependone le sensazioni.
Il Body Scanner si differenzia dal rilassamento frazionato poiché non induce il rilassamento tramite l’attenzione alla muscolatura, ma permette di procedere, partendo dalle estremità, ad una scansione dei distretti corporei e delle percezioni che ne derivano, consentendo l’acquisizione della consapevolezza del proprio corpo.
Il Training Autogeno è invece un esercizio o allenamento (Training) che, con la pratica, genera da sé (autogeno) la cosiddetta commutazione autogena, un cambiamento psicofisico globale che produce modificazioni fisiologiche e psichiche; si tratta dunque non solo di una tecnica di rilassamento, bensì un primo momento di un percorso globale che può aiutare la persona a sciogliere le tensioni e migliorare le proprie performance.
È molto importante che prima di iniziare l’allenamento vengano effettuati gli esercizi di apertura, per consentire alla persona di raggiungere gradualmente lo stato di calma e passività, e alla fine del training gli esercizi di ripresa, grazia ai quali si può ripristinare in modo calmo e confortevole lo stato di veglia.
Durante il corso sono stati presentati infine degli esercizi mutuati dalla Bioenergetica, molto utili per effettuare un lavoro sulle tensioni corporee; attraverso il Radicamento è possibile aumentare la percezione del corpo che poggia sul terreno, definendosi in una posizione di equilibrio; il Grounding è una postura corporea che consente al corpo di lasciar fluire i sentimenti; l’Arco è una posizione attraverso la quale è possibile percepire contrazioni e tensioni che interessano il corpo, il Bend Over vede infine il corpo proteso in avanti con il peso sugli avampiedi e consente di percepire carica ed energia.
Percepire e riconoscere i segnali che il corpo ci invia si è dimostrata una capacità indispensabile affinché la persona comprenda non solo il proprio malessere, ma impari a godere di una condizione di equilibrio interiore che si elicita nella consapevolezza delle proprie risorse e capacità, come anche dei propri limiti, nel rispetto dei propri personali bisogni desideri, necessità.