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    Cyberbullismo: quando la molestia arriva dalla rete

    È in crescita il numero di adolescenti vittime del cyberbullismo, una forma di bullismo in cui la molestia arriva dalla rete di internet, dai sociali network e dai messaggi dei telefoni cellulari, tutte forme di comunicazione sempre più utilizzate dai giovani adolescenti.

    Il cyberbullismo può avere serie conseguenze psicologiche sia sulle vittime, sia sui “carnefici”, ha sottolineato una recente ricerca apparsa sulla rivista Archives of General Psychiatry, secondo la quale è opportuno prendere delle opportune misure di sicurezza contro questa nuova forma di violenza che può esporre i giovani a delle forme di umiliazione ancora peggiori di quelle sperimentate di persona.

    Dopo aver analizzato i dati di 2215 adolescenti finlandesi tra i 13 e i 16 anni di età, Andre Sourander e i colleghi della Turku University hanno concluso che il 7% dei giovani aveva compiuto atti di bullismo su altri adolescenti usando dispositivi elettronici, mentre il 5,4% dei giovani era stato sia vittima che artefice di questi episodi.

    Gli adolescenti che erano stati vittime del cyberbullismo, in base ai risultati dello studio, andavano incontro a una percentuale maggiore di disturbi del comportamento, problemi di concentrazione, disturbi del sonno, dolori addominali ed emicranie rispetto agli altri. Essi, inoltre, avevano più difficoltà ad andare d’accordo con i coetanei.

    “Una vittima su quattro ha dichiarato di temere anche per la sua incolumità”, ha affermato Andre Sourander, secondo cui il cyberbullismo potrebbe avere conseguenze ancora peggiori rispetto al bullismo tradizionale. In quest’ultimo caso, infatti, i luoghi delle molestie sono generalmente le scuole e i giovani tendono a sentirsi al sicuro quando sono a casa. Ciò non avviene nel caso del cyberbullismo, in cui le vittime si sentono sotto attacco 7 giorni alla settimana, 24 ore su 24.

    Fonte: Sourander A et al. Psychosocial Risk Factors Associated With Cyberbullying Among Adolescents: A Population-Based Study. Arch Gen Psychiatry 2010; 67:720-8.
    http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=28443

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