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    Deficit di cooperazione nei soggetti borderline

    I ricercatori hanno monitorato l’attività cerebrale di pazienti BPD e di individui sani mentre si cimentavano in un cosiddetto “gioco di fiducia” in cui viene scambiato denaro tra un investitore, che decide quanto denaro investire, e un procuratore, che decide quanto restituire per l’investimento fatto
    Il disturbo da personalità borderline (BPD), può coinvolgere anomalie nelle regioni cerebrali che sovrintendono alla cooperazione e agli scambi sociali. È questa la conclusione di uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Science” che potrebbe aprire la strada a nuove strategie di trattamento terapeutico sia comportamentale sia farmacologico.

    Brooks King-Casas del Baylor College of Medicine di Houston, in Texas e colleghi dello University College di Londra e dell’Anna Freud Centre, sempre di Londra, hanno monitorato l’attività cerebrale di pazienti BPD e di individui sani mentre si cimentavano in un cosiddetto “gioco di fiducia” in cui viene scambiato denaro tra un investitore, che decide quanto denaro investire, e un procuratore, che decide quanto restituire per l’investimento fatto.

    L’investimento triplica di valore durante il trasferimento di denaro, così che i giocatori hanno più benefici quando c’è cooperazione che nel caso in cui l’investitore trattiene la maggior parte del denaro.

    I ricercatori hanno riscontrato come i pazienti con BPD avessero meno probabilità di mantenere un livello di fiducia tale da portare il maggiore profitto a entrambi i giocatori, ed erano meno propensi a riparare mancanze di fiducia ripagando il giocatore con interessi più alti.

    Allo stesso modo, le immagini delle scansioni cerebrali mostravano che l’attività neurale nella regione dell’insula anteriore dei cervelli dei pazienti borderline non sembra esserci una risposta agli alti investimenti (che significherebbe un alto livello di fiducia) diversa da quella degli investimenti inferiori.

    Questa regione del cervello, infatti, elabora le informazioni sulle intenzioni e sugli stati emozionali degli altri e li investe di significato emotivo proprio

    Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it

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