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    Dimenticare per vivere

    La memorizzazione a lungo termine di molti dati rende difficile filtrare nuove informazioni e aumenta il tempo richiesto per lo svolgimento della attività di tutti i giorni.

    È questa la conclusione di uno studio svolto presso la Columbia University, che ha avuto come oggetto la neurogenesi, il processo di crescita di nuovi neuroni nell’ippocampo, la regione cerebrale che sovrintende all’apprendimento e alla memoria.

    Dalla sperimentazione effettuata su topi di laboratorio è risultato che l’assenza di neurogenesi nell’ippocampo migliora la memoria di lavoro, una specifica forma della memoria a breve termine, che permette di tenere a mente, per un breve periodo di tempo, le informazioni che riguardano lo svolgimento di uno specifico compito. Poiché la memoria di lavoro è molto sensibile all’interferenza da parte di altre informazioni precedentemente tenute in memoria, dimenticare tali informazioni può essere necessario per riuscire a svolgere con efficienza le attività di tutti i giorni.

    “Siamo stati sorpresi nel constatare come l’interruzione della neurogenesi potesse migliorare la memoria di lavoro: ciò suggerisce che una grande memoria non è sempre una buona cosa, e che dimenticare è funzionale alle normali attività cognitive e alle attività quotidiane", ha spiegato Gaël Malleret, coautore dell’articolo apparso sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. “Oltre a ciò, la nostra ricerca suggerisce come i nuovi neuroni nell’ippocampo abbiano ruoli differenti e in certi casi opposti.” (fc)

    Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it

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