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    Droga: i Sert registrano importanti arretramenti

    Il sistema dei servizi italiano per le dipendenze, giudicato ancora per tutti gli anni '90 tra i piu' competitivi dell'Unione europea, ''sta registrando ormai da quasi un decennio importanti arretramenti. Per via dei tagli alla spesa sociale e sanitaria, alcuni aspetti fondanti del sistema dei trattamenti delle dipendenze cominciano a scricchiolare''. L

    a denuncia e' del ministro poer la Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero che, introducendo la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze, spiega che nel 2005 e nel 2006 il rapporto operatori/utenti nei SerT si e' ulteriormente aggravato arrivando ad 1 operatore ogni 24 assistiti (lo standard sarebbe di 1 ogni 13.6 secondo il D.M. 444/90), con punte superiori, soprattutto nelle grandi citta', fino ad oltre 1 ogni 30, accusando un costante decremento nel tempo''.

    L'erosione progressiva degli organici ha riguardato soprattutto le figure psicosociali: assistenti sociali, educatori, sociologi, psicologi. Ne risulta che il personale medico infermieristico costituisce oggi, in Italia, il 50% dell'organico dei SerT. ''Medici ed infermieri rivestono un ruolo indispensabile, tuttavia e' inevitabile che i trattamenti risentano di tale squilibrio – avverte Ferrero – in particolare l'integrazione dei trattamenti farmacologici: solo il 48% dei trattamenti con farmaci sostitutivi (metadone e buprenorfina), fruiscono di un contemporaneo intervento psico sociale''.

    Il potenziamento dei SerT sul versante delle professionalita' psicosociali costituisce quindi una vera emergenza. Anche le comunita' terapeutiche, hanno subito un vero e proprio ''salasso economico''. Dal 1996, anno in cui si e' censito il picco delle strutture residenziali per le dipendenze (1372 con circa 24.000 utenti), ad oggi, la diminuizione delle strutture e' stata considerevole: 730 comunita' residenziali e 204 semiresidenziali, con un'utenza di non piu' di 11.000 persone.

    ''L'inadeguatezza delle rette, estremamente diversificata sul territorio nazionale, la mancata applicazione nella maggioranza delle Regioni italiane dell'Atto di Intesa del '99, il ritardo pluriennale del pagamento, in diverse aree territoriali, ha portato molte comunita' ad un insostenibile indebitamento bancario'' ammette il ministro Ferrero secondo il quale ''la comunita' terapeutica permane uno tra gli strumenti fondamentali di cui dispone il sistema dei servizi per la cura e la riabilitazione''

    Fonte: http://notizie.alice.it

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