I figli? Delle vere e proprie palle al piede. Anzi, dei «parassiti» che vivono alle spalle dei genitori e non esitano un secondo a trascinarli in tribunale. A sostenerlo non è una single dall’orologio biologico ormai in tilt, bensì la scrittrice e psicanalista francese, nonché madre di due bambini, Corinne Maier che nel suo ultimo, provocatorio libro «No Kid. Quarante raisons de ne pas avoir d’enfant» («No Kid. Quaranta motivi per non avere figli», edito da Michalon) rompe il tabù della maternità, rivelando al mondo intero che «senza figli è meglio».
«Se non avessi avuto dei figli, sarei stata libera di girare il mondo con i soldi guadagnati dai miei libri – scrive la Maier nel suo pamphlet – invece sono costretta a rimanermene a casa, ad alzarmi alle 7 del mattino, a cucinare per tutti e a fare lavatrici. Ci sono dei giorni in cui mi pento di avere dei figli e ho il coraggio di dirlo, al contrario di molte mie amiche, che pensano la stessa cosa, ma non la confesserebbero mai». A suo dire, i responsabili del falso stereotipo «maternità=felicità» sarebbero lo Stato (nel suo caso, la Francia) e la dottrina capitalista: «Lo Stato teorizza l’idea di un certo tipo di famiglia come modo per difendere il nostro nazionalismo – sottolinea la scrittrice – mentre il capitalismo incoraggia le persone a spendere un sacco di soldi, perché fare figli significa creare nuovi consumatori, che hanno bisogno di case più grandi, di macchine più grandi… E tutto questo crea miti fasulli e, soprattutto, ha effetti devastanti sulle donne».
L’outing della Maier ha scandalizzato la Francia (dove però il volume è diventato uno dei bestsellers dell’estate) e catturato l’attenzione del Times dall’altra parte della Manica, che, dopo l’incontro con la controversa autrice, ha condensato i «40 motivi» del titolo originario in 20 buone ragioni per non avere figli, che spaziano dall’ovvio (la tortura del parto o la schiavitù dell’allattamento) al serio (il pianeta è già sovrappopolato) all’irriverente (le vacanze rovinate per aver scelto mete stupide come EuroDisney solo per far felici i bambini).
Avvertimenti in salsa agrodolce per un mondo «children free» che ha scatenato anche il popolo del web, con forum di discussione sull’argomento e giudizi al vetriolo da parte di quelli che pensano che «figli è bello». Se però siete curiosi di conoscere le «regole di Corinne» e non volete aspettare che il libro venga tradotto in italiano (uscirà per Bompiani l’anno prossimo), questa è una sorta di versione concentrata del perché non fare figli.
Fonte: http://www.corriere.it