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    IAD: internet addiction disorder

    L’Internet Addiction Disorder si configura come una delle nuove forme di dipendenza legate ad un utilizzo inappropriato della rete.

    La IAD è particolarmente rilevante nell’analisi dell’interazione tra Web e Minori in quanto rappresenta uno dei pericoli maggiori, parallelamente alla pedofilia esercitata on line dagli adulti (cyberpedofilia).

    Innanzitutto una definizione: La IAD è definibile come una forma di dipendenza di nuova generazione caratterizzata da sintomi astinenziali correlati all’utilizzo di Internet. L’utente avverte una necessità progressivamente superiore di collegarsi al web fino a giungere alla consapevolezza di non poter più staccarsi dalla rete.

    La IAD presenta alcune caratteristiche ricorrenti:

    1. Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere soddisfazione (Tolleranza)
    2. Marcata riduzione di interesse per altre attività che non siano legate ad internet
    3. Sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell'uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line, classici sintomi astinenziali (Astinenza)
    4. Necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi più prolungati rispetto all'intenzione iniziale
    5. Impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l'uso di Internet
    6. Dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete
    7. Continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici correlati all’inappropriato utilizzo del web. 

    Dobbiamo sottolineare in questa sede come vi sia una similarità notevole tra IAD e tossicodipendenza. L’unica differenza consiste nel fatto che nel caso della dipendenza da Internet non si ha la presenza di un’agente “intossicante” nel senso fisico del termine (tossico: tossine o agente intossicante, intossicazione) ma di dipendenza da un oggetto qualsiasi, sia esso materiale o un semplice comportamento. 

    In questo disturbo rientra un uso improprio ed eccessivo delle chat line, una navigazione compulsiva in rete e quant’altro porti al degradarsi della vita del soggetto in generale e delle attività sociali e lavorative in particolare.

    Le persone soggette a IAD sono mediamente individui con scarse abilità sociali, ansiose, insicure. La rete risparmia loro la possibilità di andare incontro a sensazioni spiacevoli (ad es. imbarazzo, vergogna, ansia) che possono scaturire nel corso dell’interazione con un’altra persona, grazie all’intermediazione della macchina.
    Chi ha questo disturbo tende ad alterarsi con facilità verso coloro che gli chiedono, per qualche motivo, di disconnettersi. Il soggetto ha la tendenza a sottovalutare il tempo che trascorre connesso (distorsione del tempo) con il risultato di rimanere ore e ore in più sulla rete.

    Un altro aspetto fondamentale è la distorsione dei confini del sé: le possibilità di interazione sociale dal punto di vista dello spazio e del tempo cambiano nell’ambiente virtuale rispetto all’ambiente sociale reale. Se nella comunicazione faccia a faccia l’individuo ha delle limitazioni quali il poter condurre una discussione alla volta, con un numero ristretto di persone, nel contesto virtuale è possibile condurre molte discussioni contemporaneamente con un numero più elevato di persone.

    Alcune peculiarità delle interazioni online:

    • Nella rete possiamo assumere più ruoli grazie alla miriade di comunità virtuali;
    • le limitazioni dei cinque sensi vengono meno: ad esempio l’assenza del contatto visivo ed uditivo priva una conversazione di una parte del suo significato, facendole perdere il suo contenuto relazionale e facendole assumere un valore esclusivamente pragmatico, cioè basato sul contenuto di ciò che viene detto. Le emoticons non possiedono la dinamicità, flessibilità e ricchezza di sfumature della gestualità che accompagna la conversazione in quanto stereotipate ed in numero finito e limitato. 
    Il soggetto Internet Dipendente non solo limita le proprie capacità relazionali, ma impoverisce le sue abilità sociali.

    CyberSex Addiction e CyberPorn Addiction

    All’interno delle manifestazioni tipiche della IAD, vengono comunemente racchiuse le seguenti forme di dipendenza ossia la CyberSex Addiction e la CyberPorn Addiction che sono due disturbi ancora non definibili sotto un profilo diagnostico ma che fanno parte dei disturbi da dipendenza da internet che si focalizzano sulla sfera sessuale.

    L’approccio sessuale è senz’altro il più rischioso in termini emotivi, perché può portare imbarazzo e paura di fallimento come nel caso dell’ansia anticipatoria e dell’ansia da prestazione. Inoltre a causa dei messaggi mediatici contemporanei abbiamo un’ idea delle prestazioni sessuali e del concetto di bellezza (ideali estetici) molto elevata e sovente al di fuori della portata dei più. La normalità ben poco ha a che fare con ciò che osserviamo sui cartelloni pubblicitari o nei messaggi televisivi.

    Internet permette l’eliminazione di questi vincoli relazionali e dà almeno due possibilità per farlo:

    • Nella Cybersex Addiction abbiamo un’ interazione Uomo-Macchina-Uomo. Chi ha un disturbo di dipendenza da CyberSex è capace di modificare la propria identità (età, sesso, classe sociale, dimensioni e forme dei caratteri sessuali primari e secondari) e raggiunge l’amplesso esclusivamente tramite la masturbazione che presume avvenire simultaneamente al suo interlocutore;
    • Nella CyberPorn Addiction si ha un’interazione esclusivamente Uomo- Macchina. L’individuo è attratto da immagini ed il suo immaginario sessuale è mediato non dalla interazione con un interlocutore (come nel CyberSex) ma dalle immagini che reperisce in rete. Pertanto il suo immaginario diviene stereotipato e limitato. Di seguito proponiamo una tabella comparativa dei due disturbi tratta dal portale www.dipendenze.com 

    Cybersex e Cyberporn addiction: un confronto

    Cybersex

    1. Interazione con altri soggetti, per cui vi è un’ interferenza del PC nella normale interazione Uomo-Uomo, traformata in Uomo-Macchina-Uomo;
    2. Parole e immagini si succedono in tempo reale come nella comunicazione faccia a faccia;
    3. Fantasie condivise tra due soggetti che non si vedono;
    4. Maggioranza di donne 

    CyberPorn

    1. Assenza di Interazione con altri soggetti con conseguente riduzione del rapporto interpersonale Uomo-Uomo a Uomo-Macchina;
    2. Presenza esclusiva di immagini, cioè assenza dell’interazione umana;
    3. Fantasie stereotipate, non mediate dalla condivisione con altro soggetto;
    4. Maggioranza di Uomini

     

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