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    Identità di genere e disturbi alimentari

    Secondo una nuova ricerca effettuata su studenti universitari lesbiche, gay e bisessuali, transgender e non,  gli ultimi sembrano essere a più alto rischio per lo sviluppo di disturbi alimentari.

    Come indicato sul Journal of Adolescent Health , la ricerca ha coinvolto gli studenti di varie università statunitensi , tra cui più di 200.000 eterosessuali, 15.000 gay, lesbiche o bisessuali e 479 transgender.

    Gli studenti hanno auto-riferito la propria salute mentale, l’uso di sostanze, il comportamento sessuale e la storia della nutrizione, su questionari distribuiti loro tra il 2008 e il 2011. Hanno indicato anche se era stato loro diagnosticato o trattato da un professionista un disturbo del comportamento alimentare, se avevano avuto condotte di vomito, preso lassativi o pillole dimagranti.

    I ricercatori hanno confrontato i partecipanti con diverse identità di genere e di orientamento sessuale con donne non transgender eterosessuali, che sono di solito al centro degli studi sui disturbi alimentari.

    Circa 1,5% degli studenti ha riferito una diagnosi di disturbo alimentare. Quasi il 3% aveva avuto condotte di vomito o utilizzato lassativi e oltre il 3% aveva usato pillole dimagranti.

    Gli studenti transgender hanno mostrato una probabilità quattro volte superiore rispetto agli altri di riportare una diagnosi di disturbo alimentare.

    Gli studenti transgender avevano anche una maggiore probabilità di assumere pillole dimagranti, di presentare condotte di vomito o uso di lassativi.

    Il nuovo studio rispecchia molti dei risultati di ricerche precedenti, ma include più partecipanti e confronta transgender e cisgender, come riferito dalla ricercatrice Monica Algars di Abo Akademi University di Turku, in Finlandia.

    In uno studio precedente, Algars ha scoperto che le persone transgender lottano per la magrezza per cercare di sopprimere le caratteristiche del proprio genere di nascita.

    Altre spiegazioni possibili includono lo stress a causa della stigmatizzazione e discriminazione sociale, secondo Algars.

    C’è di positivo che molte persone transgender riferiscono che il cambiamento di sesso può alleviare l’insoddisfazione verso il proprio corpo e la presenza di disturbi del comportamento alimentare.

    FONTE: http://www.jahonline.org/article/S1054-139X%2815%2900087-7/abstract

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