L’utilizzo sempre più esteso del computer per lavoro, passatempi come i videogame e attività sui social network è una delle cause principali dell’epidemia di obesità che sta flagellando i Paesi sviluppati. Ma non per l’inattività fisica – o almeno non solo: per gli effetti del computer sul cervello. Lo sostiene la prestigiosa Royal Institution of Great Britain, la più antica (e una delle più prestigiose) accademia di ricerca scientifica pubblica del mondo.
La baronessa Susan Greenfield, direttrice della Royal Institution of Great Britain, sostiene che l’utilizzo costante del computer ‘infantilizza’ il cervello rendendogli più difficile imparare a superare le difficoltà e gli errori: “Quando un bambino cade da un albero, impara subito a non ripetere l’errore, mentre invece uno sbaglia durante un videogame semplicemente continua a giocare”.
La parte del cervello coinvolta nell’attenzione, nell’empatia e nell’immaginazione – la corteccia pre-frontale – potrebbe non svilupparsi correttamente nei bambini troppo “informatici”, minaccia la Greenfield. “E poiché negli obesi questa zona cerebrale è spesso poco attiva, il link tra uso eccessivo del computer e obesità potrebbe essere a livello cerebrale. Meno percezione del rischio, più abuso di junk-food e stili di vita poco salutari”.
La Greenfield è già finita sui giornali in passato per aver espresso sospetti riguardo all’insorgenza di sintomi autistici nei bambini che abusano di computer e piattaformne di videogame, attirandosi numerose critiche: “Chiunque dice che faccio solo terrorismo dovrebbe soltanto analizzare i dati disponibili”.
Fonte: Macrae F. Do you have Facebook flab? Computer use could make you eat too much, warns professor. Daily Mail 15/05/2009.
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=25385