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    Il contatto regolare con la natura aiuta nel trattamento della sindrome da iperattività

    Ansia, nervosismo, tensioni e stress. Per combatterli, per molti sarebbe sufficiente una passeggiata nel verde, immersi nella natura.

    Lo ribadisce uno studio condotto presso l’Università di Edimburgo e pubblicato su Landscape and Urban Planning. Gli studiosi hanno arruolato alcune persone di età compresa fra i 33 e i 55 anni, abitanti in aree depresse che avevano perso il lavoro, e ne hanno prelevato un campione di saliva con lo scopo di esaminare la concentrazione di cortisolo, l’ormone dello stress.

    Come spiega Catharine Ward Thompson , principale autrice dello studio, nell’organismo di quelli che abitavano in zone dove la presenza di spazi verdi era inferiore al 30% il livello del cortisolo risultava eccessivo; al contrario il cortisolo si normalizzava gradualmente per ogni punto percentuale di spazio verde in più: ciò dimostra che la mancanza di spazi verdi ha un’influenza significativa sulla capacità di gestire lo stress.

    I sorprendenti benefici che la natura può offrire in termini di benessere psicologico e fisico sono stati spesso analizzati da numerose ricerche. Uno studio pubblicato qualche tempo fa, ad esempio, scoprì che trascorrere delle ore immersi nella natura aumenta la funzionalità del sistema immunitario, riduce lo stress e abbassa la pressione sanguigna; inoltre la scienza ha dimostrato che chi trascorre almeno due ore in parchi o foreste ha un picco del 50% dei livelli di globuli bianchi nel sangue e che l’aumento dei livelli di globuli bianchi resiste per una settimana nelle donne che sono state esposte ai fitoncidi, sostanze chimiche che vengono prodotte dalle piante per difendersi e che sarebbero i principali responsabili dei benefici sull’organismo umano.

    La foresta, in particolare, è stata protagonista di un interessante studio condotto qualche anno fa presso il Finnish Forest Research Institute: le sostanze che vengono respirate e con le quali si entra in contatto durante una passeggiata nella foresta hanno una significativa influenza sulla funzionalità immunitaria, sulla pressione sanguigna, sul tono muscolare e ovviamente sull’umore.

    Al punto che i ricercatori consigliano di inserire il contatto regolare con la natura nelle pratiche di trattamento della sindrome da iperattività nei bambini .

    E la responsabile di questo studio, Eeva Karjalainen, è andata oltre, suggerendo che moltiplicare i parchi in città aiuterebbe anche a contenere i costi dell’assistenza sanitaria: "gli effetti benefici garantiti dal contatto con la natura migliorerebbero le performance lavorative, la capacità di gestione dello stress, nonché la salute, basta ricordare che molti farmaci vengono realizzati utilizzando proprio sostanze provenienti dalle piante".

    Articolo tratto da: http://magazine.paginemediche.it/

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