Sono sempre più numerosi i genitori in cerca di consigli su come gestire il sonno dei propri bambini.
Partiamo dal presupposto che il sonno dei bambini è diverso da quello degli adulti e che ci vogliono anni prima che si modifichi divenendo più simile a quello dei genitori.
I problemi di sonno nei bambini sono dovuti ad una molteplicità di fattori che un esperto dovrà prendere in considerazione per una valutazione approfondita della situazione ed una successiva corretta pianificazione dell’intervento.
Il primo aspetto da tenere presente quando si considera questo tipo ti problema è legato alla fisiologia stessa.
Nei primi anni di vita il sonno dei bambini presenta cicli di sonno temporalmente e strutturalmente diversi rispetto a quelli di un adulto facendo sì che il sonno sia molto leggero e “interrotto”.
A questo si possono aggiungere:
- fattori di natura ambientale,
- fattori di natura temperamentale
- fattori legati alle abitudini quotidiane e serali.
Rispetto ai fattori legati al contesto di vita dei bambini è importante considerare che eventi di natura ambientale e psicologica possono avere ripercussioni su aspetti fisiologici, come per esempio il sonno.
I bambini, alle prese con un sistema cognitivo ancora immaturo vivono gli eventi prevalentemente in maniera emotiva, registrando ciò che gli accade intorno proprio come se fossero dei sismografi molto sensibili.
Pensiamo ad esempio ad un neonato che esprime i suoi disagi (interni o esterni che siano) di solito attraverso il pianto, dando calci e strillando.
Possiamo dire quindi che il benessere fisico e quello psichico vanno di pari passo.
Nel considerare le cause legate ai problemi di sonno nei bambini non vanno trascurati elementi legati al temperamento individuale.
Ebbene, il livello di attivazione generale, l’irritabilità, la regolazione emotiva, la ritmicità, la capacità di calmarsi da solo sono risultati correlati a differenze individuali nel sonno dei bambini e perciò al loro modo di dormire.
Un bambino può essere più sensibile di un altro, più eccitabile, più facilmente irritabile, aspetti e differenze che caratterizzano anche noi adulti.
E così come tra gli adulti ci sono quelli che dormono profondamente, quelli che si svegliano ad ogni minimo rumore, quelli che amano fare tardi e quelli che preferiscono svegliarsi presto, anche tra i bambini esiste una significativa variabilità individuale.
Oltre ai fattori sopraelencati è importante tenere presente che le abitudini quotidiane e serali e le modalità utilizzate per far addormentare e riaddormentare i bambini possono condizionare la continuità del sonno dei bambini.
Ciò accade poichè il bambino compie delle associazioni rispetto al sonno. Gli aiuti e i rituali forniti ai bambini al momento dell’addormentamento possono contribuire od ostacolare il riposo continuativo e sereno del piccolo durante la notte.
L’esperto sul sonno dei bambini dovrà considerare l’importanza dei vari fattori responsabili delle difficoltà di sonno dei bambini per mettere in campo un intervento mirato, specifico e risolutivo rispetto alla richiesta dei genitori.
Articolo scritto dalla dot.ssa Adriana Saba, docente nella Materclass | Lo Psicologo consulente sul Sonno dei Bambini