Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento sviluppata dallo psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz, negli anni 30.
Il principale utilizzo di questa tecnica avviene in ambito clinico per il controllo dello stress, per stimolare o sviluppare il contatto e la gestione delle emozioni e nel trattamento dei disturbi psicosomatici.
Anche in ambito sportivo, per la preparazione atletica, risulta essere molto efficace ed applicabile a tutte quelle situazioni che richiedono il raggiungimento di un elevato livello di concentrazione e di controllo emotivo.
Negli esercizi del ciclo superiore del Training autogeno, l'attenzione viene rivolta a particolari rappresentazioni mentali. Il Training degli esercizi del ciclo superiore è assimilabile ad una psicoterapia e richiede la presenza di uno psicoterapeuta.
Gli esercizi di base del Training autogeno, invece, sono detti “esercizi somatici”, in quanto, durante il loro svolgimento, l'attenzione mentale della persona viene rivolta a particolari sensazioni corporee che producono effetti in prima istanza sul corpo (soma) ed in particolare, sui muscoli, sui vasi sanguigni, sul cuore, sugli organi respiratori, su quelli addominali e sulla testa.
Tali esercizi, una volta appresi, con la guida dello psicologo, possono e devono essere eseguiti dal soggetto autonomamente.
Per lo psicologo che usa gli esercizi di base del T.A., è dunque importante rendere le persone indipendenti e capaci di generare e sviluppare il proprio benessere in modo autonomo.
Questo è in linea con il modo di intendere il percorso di sostegno psicologico come un percorso finalizzato all’indipendenza della persona che, in tempi adeguati rispetto alla situazione problematica da affrontare, deve essere stimolata e accompagnata dallo psicologo a raggiungere uno stato di equilibrio che le consenta di fronteggiare in modo funzionale e autonomo la situazione stessa.
Le sedute di Training Autogeno dovrebbero essere condotte sempre da professionisti preparati a gestire anche reazioni psico-fisiche intense e inattese.
Non sempre il soggetto sottoposto a tecniche corporee sperimenta una sensazione immediata di benessere o di rilassamento; a volte capita proprio il contrario e, in tali casi, il professionista deve essere capace di contenere la situazione e facilitare l’elaborazione delle emozioni e sensazioni sperimentate.
Se il Training Autogeno viene usato all’interno di un percorso di sostegno psicologico individuale è molto importante che si sia già stabilita una sufficiente alleanza tra psicologo e persona. Se non c’è una relazione sufficientemente salda, è difficile riuscire a lasciarsi andare, soprattutto se nelle sedute precedenti il lavoro non aveva previsto l’uso di tecniche corporee.
In sintesi, è importante tener presente che lo strumento del T.A. per essere realmente efficace, deve essere utilizzato da un professionista psicologo adeguatamente formato e capace di gestire funzionalmente la relazione d’aiuto.
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