Essere in grado di imparare cose nuove 24 ore su 24 senza sacrificare nemmeno un’ora di sonno è la speranza di molti. In realtà non è solo una speranza, sembra che il cervello umano lo faccia da sempre, al di là dell’esplicita volontà individuale: il cervello continua ad apprendere anche durante il sonno. Un’altra ricerca a favore di questa ipotesi verrà pubblicata sul prossimo numero della rivista Nature ed è stata svolta da alcuni ricercatori della University of Wisconsin.
I risultati ottenuti dai ricercatori americani dimostrerebbero come il sonno più che promuovere o perpetrare l’apprendimento favorirebbe di assimilare meglio e di consolidare tutti gli stimoli e le informazioni a cui si è stati esposti durante la giornata. I ricercatori hanno misurato l’attività elettrica di un gruppo di volontari sia durante lo stato di veglia che durante quello di sonno. Durante il corso della giornata i volontari hanno svolto la loro vita regolarmente: gli studenti hanno consultato i libri di testo, le casalinghe hanno consultato le istruzioni di nuovi elettrodomestici, i contabili hanno fatto i loro conti. Così è stata misurata l’attività elettrica del centro cerebrale deputato all’apprendimento.
I volontari sono stati controllati anche nel corso della notte: l’attività elettrica del loro cervello è simile a quella del periodo di veglia ma solo nella fase REM. Questa fase del sonno, dunque, torna ad essere la più interessante: durante la notte si verificano diversi cicli del sonno della durata di 90-100 minuti che sono caratterizzati dall’alternanza del sonno profondo alle fasi REM.
Le fasi REM durano circa 15 minuti e sono caratterizzate da sogni intensi e da movimenti oculari ritmici e rapidi. Nel corso della notte diminuiscono progressivamente le fasi di sonno profondo e aumentano di durata e di intensità le fasi REM. A cavallo di queste fasi si ha un’attività cerebrale simile a quella dei periodi di veglia, per questo i ricercatori americani sostengono che questo sia il momento della notte in cui il cervello sedimenta le informazioni ricevute durante la precedente giornata.
Fonte: http://it.health.yahoo.net