L’insonnia è donna. Sono 12 milioni gli italiani preda delle notti in bianco e in sei casi su dieci sono proprio le signore le piu’ colpite. Un problema che preoccupa molto gli psichiatri del Belpaese, decisi a saperne di piu’, ristudiando il fenomeno dell’insonnia a partire da se stessi. Percio’ clinici della Societa’ Italiana di Neurofarmacologia (Sinpf) e della Societa’ Italiana di Psichiatria (Sip) hanno costituito un gruppo di studio – presentato a Roma – per esplorare a fondo le interazioni tra sonno e equilibrio mentale.
Quale prospettiva migliore – si domandano gli psichiatri- per capire i problemi degli insonni, che partire da se stessi e dai propri, eventuali, disturbi del sonno? Attraverso questa autovalutazione, a partire da un questionario distribuito pressoche’ a tutti gli psichiatri italiani, si provera’ a rendere piu’ sofisticato il metodo di analisi delle patologie del sonno. Il sonno – ricordano gli esperti – e’ uno stato molto complesso della vita psichica, con tutte le caratteristiche e l’instabilita’ della veglia, teatro di complesse interazioni dinamiche tra diverse strutture del cervello.
Psicologi e psichiatri sono attrezzati da tempo a valutare le ricadute degli stati patologici del sonno sull’equilibrio mentale. E’ dunque in questa prospettiva che psicologi clinici, psichiatri, biochimici e farmacologi hanno deciso di affrontare il tema dei rapporti tra insonnia e depressione e ansia, in particolare, integrando le competenze sui diversi aspetti del problema. Chi dorme male e poco corre un rischio doppio di ammalarsi nel corpo. Gli insonni cronici soffrono sempre di disturbi mentali e, come controprova, si ricorda il dato acquisito che nei pazienti psichiatrici c’e’ un’alta incidenza di disturbi del sonno. Svegliarsi frequentemente attorno alle quattro del mattino, per esempio, e’ un campanello d’allarme da non sottovalutare: forse si sta avvicinando a una fase di depressione.
Proprio con il superamento degli antidepressivi di prima generazione, che inducevano pesante sonnolenza nei pazienti sottoposti a trattamento, e con l’adozione dei nuovi farmaci privi di questo sgradito effetto collaterale, e’ potentemente tornata di attualita’ la connessione tra insonnia e disturbo d’umore e ansia. Tra i promotori del gruppo di studio interdisciplinare Sip-Sinpf, Mario Guazzelli, ordinario di psicologia generale universita’ di Pisa, gli psichiatri Alberto Siracusano, ordinario di psichiatria Universita’ Tor Vergata, Roma, Marcello Cardini, ordinario a Bari e Enrico Smeraldi, ordinario universita’ San Raffaele di Milano; Giovanni Biggio, ordinario di farmacologia universita’ di Cagliari, Angelo Gemignani, neurofisiologo Universita’ di Pisa.
Fonte: Adnkronos Salute