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    Italiani in vacanza non “staccano la spina”

    I colpevoli di questo furto al relax e al meritato stacco? Al primo posto, per i partecipanti ai focus, sicuramente i telefonini (68), che ormai sembra debbano essere lasciati accesi ‘per legge’, cosi’ da essere reperibili 24 ore su 24.

    Ecco allora che dall’ufficio o dal negozio non si fanno scrupoli a chiamare per sapere dove e’ stata messa una pratica o un documento (28), si e’ bersagliati dalle chiamate di clienti o fornitori (21), o semplicemente chiamano dal lavoro per raccontare qualche pettegolezzo legato a un qualche collega (29), solo per fare alcuni esempi delle telefonate ricevute piu’ frequentemente.

    Situazione che viene aggravata da Internet (46), che costringe molti a vagare alla ricerca di un pc connesso al web per scaricare la posta, da palmari e computer portatili e dai telefonini che consentono di ricevere mail (23).
    L’incapacita’ di staccare la spina e’ soprattutto uno status mentale, che non colpisce solo chi in citta’ lascia un lavoro, ma tutti.
    Il 57 degli intervistati ha infatti ammesso che ogni giorno tornano in ballo le discussioni legate alle varie incombenze quotidiane da cui sembra non ci si possa affrancare nemmeno per pochi giorni.

    Ecco allora che sotto l’ombrellone, ormai non si riesce a fare a meno di parlare di problemi con la banca (tema ricorrente per il 43), di vicende legate alle tesse o pagamenti (39), ma anche cose come l’iscrizione dei figli a scuola o a specifici corsi (29).
    E non va certo meglio per coloro che sognano di ’sparire’ per qualche giorno, idealizzando la classica isola deserta di Robinson Crusoe.
    L’incapacita’ di staccare? Peggio di un malattia: per psicologi ed esperti un danno che si porteranno avanti per tutto il resto dell’anno.

    Il risultato secondo gli esperti e’ catastrofico: sta infatti sempre piu’ venendo meno la funzione fisica e psicologica della vacanza, cosa su cui concorda ben il 62 per cento degli psicologi che hanno partecipato allo studio.
    Il continuo senso di oppressione e di essere sempre sotto controllo, due cose che secondo il 38 degli esperti provano sempre piu’ italiani, fa vivere in un continuo stato d’ansia.

    Non a caso, negli ultimi anni, al rientro gli italiani sono fortemente stressati (46%), fisicamente non hanno recuperato e tornano stanchi (39), ma anche carichi di aggressivita’ (35). Nello specifico, poi, per chi durante il breve periodo di ferie ha continuato a lavorare, si nota anche un calo della produttivita’ (fenomeno rilevato dal 27 per cento degli esperti), maggiore difficolta’ di concentrazione (21) e maggiore propensione a stati depressivi (18).

    Fonte: http://www.kataweb.it

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