La meditazione potrebbe aiutare le donne che, giunte alla soglia della menopausa, lamentano il fastidioso sintomo delle vampate di calore. Ne parla la rivista Menopause. Sul giornale della North American Menopause Society è stato infatti pubblicato uno studio pilota, condotto da ricercatori statunitensi, sugli effetti della meditazione, usata come una terapia, nel trattamento sintomatico delle caldane e nel miglioramento della qualità della vita, durante la menopausa. La ricerca ha preso l’avvio dall’evidenza, rilevata in numerosi studi condotti in precedenza, di una correlazione tra lo stress e le vampate di calore e di un peggioramento di quest’ultimo disturbo nelle donne che male affrontano situazioni di forte stress.
La tecnica di rilassamento utilizzata è stata inquadrata nel più ampio programma di riduzione dello stress basato sulla presa di coscienza (Mindfulness Based Stress Reduction program – MBSR program), un percorso che, attraverso la meditazione, permette di prendere coscienza di se stessi e di scovare nel proprio io le risorse per affrontare i sintomi più gravi, i disturbi cronici e le difficoltà emozionali.
Nel disegno della ricerca sono state arruolate quindici volontarie, che riferivano un minimo di almeno sette vampate di calore giornaliere, di intensità da moderata a grave; il gruppo di donne selezionato ha preso parte al MBSR program durato sette settimane, per un totale di otto lezioni alla University of Massachusetts Medical School. Alla fine delle sette settimane è stata stimata la variazione del livello di qualità della vita prima e dopo il trattamento. Le donne hanno inoltre tenuto un “diario delle vampate” sia durante il periodo delle lezioni, sia nelle quattro settimane successive.
I risultati dell’indagine statunitense mostrano che grazie al ricorso alla meditazione è stato ottenuto un netto miglioramento nella qualità di vita. La gravità dei sintomi riportati, trascritti quotidianamente su un diario dalle donne incluse nello studio, risulta ridotta di almeno il 40 per cento nell’arco delle 11 settimane di monitoraggio. Infine, sono state intervistate tutte le partecipanti alla ricerca ed i risultati di questi colloqui individuali risultano essere assolutamente coerenti con quanto riferito nei diari giornalieri.
Nonostante i numerosi limiti presentati dalla ricerca divulgata dalla società scientifica nordamericana sulla menopausa, primo fra tutti il basso numero delle partecipanti, si può tuttavia ritenere che essa fornisca una preliminare evidenza positiva dell’efficacia di un simile programma di supporto psicologico alle donne che soffrono, in modo più intenso di altre, a causa delle vampate di calore. Il ricorso ad una terapia comportamentale, oltretutto, consentirebbe di trattare in modo efficace, e senza dover ricorrere ai farmaci, un sintomo diffuso e per il quale il ricorso alla terapia ormonale ha posto non pochi problemi di gestione e di valutazione rischi/benefici.
Fonte: Carmody J et al. A pilot study of mindfulness-based reduction for hot flashes. Menopause Sep/Oct 2006; 13 (5):760-69.