Il Ministero dell'Università e della Ricerca, ha commissionato all'Università di Padova e Palermo una conferenza "seminario" sulla psicologia mafiosa in Sicilia che si terrà i giorni 9 e 10 febbraio a Marsala. L'Altra Sicilia di Bruxelles interviene con una nota nella quale dice "incredibile come si parli ancora di mafia e sempre intendendo il fenomeno come espressione della cultura Siciliana".
"Illustri ricercatori a confronto sulla Sicilia, ci vengono a parlare di psicologia mafiosa, cosa sappiamo oggi sulla e della psicologia mafiosa, la costruzione dell'identità mafiosa, identità e norme in cosa nostra (scritto in maiuscolo forse per rispetto), di indecifrabile tema quale 'cambiare il sistema dei valori è possibile'?, Qual è il ruolo del contesto? Trasformazione della cultura d'origine tra Siciliani d'Australia, collaboratori di giustizia visti da se stessi, visti dagli altri (?), etc. etc.. Si arriva al punto di chiedersi se amministrare in Sicilia sia un dramma psicologico e di chiedere ai sindaci co-finanziatori che ne pensano di psicologia mafiosa e mancato sviluppo…ovviamente riferito alla pressione mafiosa!" scrive nella nota l'Associazione.
"L'incompetenza e l'arroganza politica tende ad essere giustificata con la presenza mafiosa e dal 'dramma' di amministrare. Il vero dramma è per i siciliani che sono divenuti sudditi di una politica clientelare, arruffona con forti connivenze con il sistema mafia. Tutto ciò mentre il fenomeno mafioso, non certamente quello dei Bagarella, dei Provenzano ed altri reclusi in pompa magna ed etichettatati come capi , è divenuto nel tempo essenzialmente economico, politico-finanziario, di alta finanza non solo nazionale, lo Stato italiano perniciosamente insiste nel criminalizzare il popolo Siciliano nel palese tentativo di mantenerlo in una situazione di sottocultura e assistenzialismo statale per fini essenzialmente politici (bacino di voti)".
La mafia, secondo L'Altra Sicilia, "quella che ha un giro di affari annuo pari ad una finanziaria dello Stato utilizza le sfumature di molti dialetti anche del nord Italia ma parla ed agisce con fine cultura italica".
La conclusione è: "Se non ci fosse stata la mafia politica, economica e finanziaria di chiaro stampa italico, i fatti Cirio, Parmalat, bond argentini, i furbetti del quartierino ed altri non sarebbero potuti esistere e non esisterebbero in futuro. Invece sono esistiti e la mafia esiste ed insiste in tutto in tutto il sistema Italia".
Articolo tratto da: http://www.newsitaliapress.it/