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    L’anti-rughe crea dipendenza

    I medici britannici lanciano l'allarme: il botulino crea dipendenza. Non si tratta di una dipendenza chimica, bensì psicologica. Per uomini e donne che ricorrono sempre più numerosi al Botox, grazie anche ai prezzi ormai stracciati, il cosiddetto "lifting dell'ora di pranzo" rischia di diventare un 'tunnel' a cui diventa difficile rinunciare, nell'impossibilità di smettere di vedere la propria faccia levigata e priva di rughe come quella dei ventenni.

    Il Botox è ormai il trattamento cosmetico non chirurgico più diffuso nel Regno Unito. Per valutarne l'impatto sui pazienti, uno psicologo e un chirurgo plastico hanno fatto uno studio su un ampio campione di persone che lo usano, concludendo che 4 su 10 avvertono la necessità ossessiva di continuare a iniettarsi il Botox per non vedere più le rughe. Difatti, anche se il suo effetto 'lifting' è rapido, il risultato tende a svanire entro sei mesi.

    Carter Singh, psicologo del Derbyshire Royal Infirmary e il chirurgo plastico Martin Kelly, della clinica London Plastic Surgery Associates, presenteranno i risultati della loro ricerca alla conferenza della 'British association of aesthetic plastic surgeons' venerdì prossimo a Londra. Lo scopo, hanno detto al Sunday Telegraph, è aiutare i chirurghi plastici a notare appena possibile i segnali di 'dipendenza da Botox'. Alcuni medici hanno già segnalato che un numero crescente di pazienti tornano nei loro studi a chiedere altre iniezioni anche prima che si esauriscano gli effetti ringiovanenti di una precedente seduta.

    Il Botox è ritenuto un trattamento ad alto livello di sicurezza, ma gli esperti ammoniscono che non esistono studi a lungo termine sugli effetti collaterali, i cui rischi sono ovviamente più alti per i "Botox-dipendenti". Oltre la metà delle persone intervistate durante la ricerca dicono di non voler perdere il controllo sull'invecchiamento che la tossina dà e una percentuale simile dicono che il Botox li "fa sentire" più giovani. La Mintel, che conduce ricerche di mercato, stima che ogni anno in Gran Bretagna vengano praticati circa 100.000 trattamenti. Un anno di iniezioni costa attorno alle 900 sterline, 1.300 euro circa.

    Gemma Numan, moglie della popstar degli anni Ottanta Gary Numan, si autodefinisce ormai dipendente dalle iniezioni antirughe: "Mi faccio regolarmente le iniezioni. Quando mi faccio un trattamento, non vedo l'ora che arrivi il prossimo.
    Ogni minuto sono più vicina al mio obiettivo: avere un aspetto migliore e sentirmi più felice. Senza le iniezioni mi sento brutta, poco sexy, e non amabile". Non tutti sono però d'accordo a denunciare questi pericoli.

    Daniel Sister, specialista in terapie anti-invecchiamento in un centro a Notting Hill, dubita che il Botox provochi dipendenza. "Se lo prendi ogni tre mesi, i muscoli che creano le rughe resteranno deboli, così hai bisogno di iniettare solo una piccola quantità. Se si fa il paragone di due persone alla fine di un anno, una che si inietta la sostanza ogni sei mesi e l'altra ogni tre, probabilmente avranno preso la stessa quantità di Botox. Ci sono opinioni diverse su cosa sia giusto o sbagliato, ma dubito fortemente che si tratti di una vera dipendenza".

    Fonte: http://www.repubblica.it

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