Entrando in una farmacia, sembra che attualmente esistano in commercio uno o più farmaci per ogni patologia esistente, e anche per quelle della cui esistenza non ci eravamo mai accorti (almeno prima di vedere la pubblicità, s’intende). Nel loro libro appena uscito negli Usa, “Selling sickness”, Ray Moynihan e Alan Cassels sostengono che le aziende farmaceutiche ci stiano trasformando tutti in pazienti modificando il nostro modo di pensare.
Moynihan, giornalista medico del Milbank Memorial Fund e abituale collaboratore di prestigiose riviste mediche come il British Medical Journal, spiega: “Vendere a tutti. Credo che sia questo il pensiero che muove gli addetti marketing delle aziende farmaceutiche in questo momento storico. Si tratta di aziende che hanno messo sul mercato prodotti che hanno salvato la vita a milioni di persone o ne hanno alleviato le sofferenze, ma è nei farmaci di prevenzione che sta il vero business. E infatti sempre di più il mercato farmaceutico sta scivolando verso quel tipo di farmaci. Si sente parlare di ‘persone sane e preoccupate’: siamo proprio noi, i bersagli delle aziende farmaceutiche”.
Dovendosi confrontare con legislazioni quasi sempre restrittive sulla pubblicità dei farmaci (tranne che negli Usa), il marketing farmaceutico starebbe cercando vie più sottili per influenzare la pubblica opinione: “Per esempio facendo in modo che un numero crescente di persone rientri nei parametri di definizione delle patologie. C’è un’alleanza informale tra aziende farmaceutiche e alcuni settori sanitari che sembrano avere l’interesse nel definire sempre più persone come malate. Analizziamo questo fenomeno nel libro prendendo in esame tutti i vari tipi di patologie, e ciò che si nota è una strategia comune al lavoro. Ogni volta che gli esperti si riuniscono spostano il confine della malattia un po’ più vicino”, sostiene Moynihan.
Come difendersi da un assalto così scientificamente metodico? Moynihan non ha una formula magica, ma avverte: “Spero che un po’ più di persone diventino più scettiche e caute riguardo agli annunci che sentono su farmaci e patologie, riguardo alle etichette che vengono loro attaccate, riguardo alle patologie delle quali viene loro detto che soffrono. È giunto il tempo per tutti noi di essere più scettici”.
Biblio: Barrett J. Selling sickness to the well. Newsweek 2005.
Autore: David Frati
Fonte: http://it.health.yahoo.net