Le parole feriscono più della spada? Sembrerebbe proprio di sì, almeno stando ad uno studio realizzato da ricercatori australiani e statunitensi, secondo il quale il tempo lenirebbe soltanto le ferite del fisico mentre quelle dello spirito sarebbero pronte a riaprirsi al primo stimolo della memoria. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Psychological Science.
Per realizzare il loro studio i ricercatori hanno realizzato alcuni esperimenti. Nei primi due i partecipanti dovevano riportare il dolore provato in occasione di un problema fisico o di una ferita interiore. Dopo aver dettagliatamente raccontato la propria esperienza ognuno doveva descrivere come si era sentito in quella situazione. Successivamente è stato chiesto ai volontari di realizzare alcuni test cognitivi di diversi livelli di difficoltà dopo aver rivissuto con la memoria un evento intimamente o fisicamente molto doloroso.
I risultati hanno mostrato chiaramente che quanti hanno richiamato alla mente un evento doloroso per la loro anima hanno provato una rinnovata sofferenza più forte rispetto a quanti hanno rivissuto un dolore esclusivamente fisico. Inoltre, questi ultimi hanno ottenuto risultati migliori durante i test cognitivi rispetto a quelli che avevano dovuto confrontarsi con un dolore spirituale.
Il corpo, dunque, reagisce meglio dell'anima alle ingiurie subite; del resto questo è forse l'unico modo che c'è
per imparare dalle sofferenze del passato… Anche se spesso si ascoltano più facilmente gli avvertimenti del corpo che non quelli del cuore.
Fonte: Association for Psychological Science
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