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    Le neuropersonalità: mappa del sè e mindfulness psicosomatica

    La comprensione psicologica dell’essere umano ha da sempre ricercato degli schemi tipologici capaci di offrire una precisa comprensione e previsione dei differenti comportamenti umani e psicologici.
     
    Fino ad oggi la base delle tipologie si è fondata sull’osservazione clinica o sui risultati dei test che evidenziano caratteristiche personologiche comuni. 
     
    Le “neuropersonalità”  nascono invece dai dati delle neuroscienze, della PNEI, della psicologia (Edelman, Damasio, LeDoux, Shore) e in particolare dalle ricerche del neuropsicologo Jack Panksepp (“L’Archeologia della Mente”, Cortina, 2014) che ha identificato i sette principali sistemi emotivi del cervello: Piacere-sesso, Rabbia-dominanza, Paura-ansia, Ricerca-passione, Cura-amorevolezza, Tristezza-panico e Gioco-Fantasia, che governano la nostra vita, le nostre relazioni e la nostra psiche. 
     
    Chiamiamo neuropersonalità l’insieme dei comportamenti fisici, emotivi e cognitivi generati dai sette neurosistemi emotivi di Panksepp che caratterizzano il temperamento umano e che rappresentano i molteplici aspetti dell’espressione del Sé.
     
    Ogni neuropersonalità rappresenta una specifica espressione del Sé, possiede un suo preciso connotato psicologico, emotivo e comportamentale, ha una propria tendenza a soffrire di specifici disturbi psicologici e fisici, e richiede quindi un particolare approccio clinico, psicoterapeutico e di crescita personale. 
     
    Le sette neuropersonalità governano la maggior parte dei nostri comportamenti e interagiscono tra loro in infinite sfumature e modalità esattamente come ogni immagine, con le sue illimitate forme e sfumature, nasce da un insieme unico di sette colori primari.
    Dagli anni 2000, riunendo i dati delle ricerche sperimentali sviluppate in particolare da Edelman, Panksepp e Damasio, sui tratti emotivi, comportamentali e psicologici associati ai sette sistemi emotivi abbiamo sviluppato la “Mappa Psicosomatica del Sé e delle Neuropersonalità” che ci ha permesso una comprensione estremamente più dettagliata e consistente delle modalità di approccio psicologico e clinico alle differenti tipologie umane con una migliore base diagnostica e una più efficace azione terapeutica e di orientamento ad un percorso di crescita personale.
     
    La comprensione delle neuropersonalità rappresenta un elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo di una psicoterapia orientata all’essere umano e al passo con le ricerche scientifiche internazionali.
     
    Da molti anni abbiamo sviluppato un “Protocollo Mindfulness Psicosomatica PMP” come approccio clinico e psicoterapeutico che utilizza la pratica della mindfulness orientata alla comprensione e osservazione delle strutture di neuropersonalità e del Sé psicosomatico, inteso come unità PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologica).
     
    Il Protocollo Mindfulness Psicosomatica si è rivelato da subito di grande efficacia e praticità, ed è stato articolato per essere utilizzato a fini preventivi-educatici (1° e 2°  livello) e per fini clinici-psicoterapeutici (3° e 4° livello).
     
    Negli ultimi tre anni il Protocollo PMP – con il Progetto Gaia sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – è stato validato da numerose ricerche ed è stato utilizzato in tutte le regioni Italiane su oltre 9000 persone di tutte le età e in differenti condizioni sociosanitarie.
     
     
    Consigliamo a chi desiderasse approfondire questo argomento di centrale importanza nella psicologia contemporanea di scaricare gratuitamente il libro “Psicosomatica PNEI”.
     
     
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