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    Le tecniche di rilassamento come strumento di cura per lo stress e l’ansia

    Le tecniche di rilassamento si basano sul presupposto che gli aspetti fisiologici che caratterizzano l’ansia e lo stress non ne siano soltanto una componente importante ma il fondamento stesso, è quindi importante che il sistema nervoso diventi un alleato piuttosto che un nemico.

    I buddisti usano il termine “papanca” che letteralmente significa “mente da scimmia” per descrivere lo stato di caos mentale dovuto ad una forte agitazione.

    Come le scimmie che balzano da un ramo all’altro dell’albero, spesso la nostra mente salta senza tregua da un pensiero all’altro.
    Quando una persona ha una mente da scimmia, l’eccessiva attività cerebrale può sovraccaricare il sistema, rendendogli difficile la concentrazione, l’apprendimento e il sonno.

    L’obiettivo delle tecniche di rilassamento è quello di monitorare e imparare a riconoscere i primi segnali di caos mentale derivante dell’ansia e dallo stress per intervenire, prima che aumentino, fornendo un metodo per fronteggiare e contrastare i sintomi dell’attivazione fisiologica (Dayhoff, 2002).


    Ciò che accomuna molte tecniche di rilassamento è quello che un esperto di psicosomatica, Herbert Benson, ha chiamato “Risposta di rilassamento” (Benson, Klopper, 1975).                   

    La risposta di rilassamento è la capacità da parte dell’individuo di reagire, in situazioni di stress ed ansia, con uno stato di calma alla risposta di lotta o fuga innescata spontaneamente dall’organismo.

    Dunque, ogni volta che ci concentriamo per un certo tempo senza curarci dei pensieri assillanti della quotidianità siamo potenzialmente in grado di rilassarci qualunque siano le circostanze esterne, ammesso che dietro ci sia un certo allenamento.                                                         

    Benson sostiene che la Risposta Rilassante sia associata ad un determinato stato di coscienza alterato, dal momento che essa non avviene spontaneamente, bensì deve essere coscientemente e specificamente evocata attraverso delle tecniche di rilassamento. 

    Quest’ultimo ha scoperto che, indipendentemente dalla tecnica di rilassamento utilizzata, gli elementi che la rendono efficace e benefica sono quattro:

     
    1. una situazione o un ambiente di quiete e privo di interferenze;
    2.
    una parola, una frase o un suono che possa essere ripetuto diverse volte;
    3.
    un atteggiamento passivo, utile a trascurare i pensieri distraenti che possono intromettersi nella coscienza;
    4.
    una posizione comoda.

    La Risposta Rilassante è dunque una risposta fisiologica opposta a quella di attacco-fuga che presenta (Benson, Proctor, 2010):
    1. una diminuzione del metabolismo, del battito cardiaco, della pressione sanguigna, della frequenza del respiro;
    2. una diminuzione o effetto calmante dell’attività cerebrale;
    3. un aumento dell’attenzione e delle abilità decisionali del cervello;
    4. cambiamenti nell’espressione genica che sono l’opposto di quelli che avvengono in risposta ad una fonte di stress continua.
    Secondo Benson è possibile indurre delle profonde risposte benefiche da parte dell’organismo attraverso la mente ed è inoltre possibile elicitare queste risposte da parte del corpo attraverso differenti tecniche di rilassamento, sfruttando per esempio tecniche di induzione del rilassamento come il Rilassamento Progressivo di Jacobson o il Training Autogeno di Schultz.

    In un mondo in cui le aspettative di vita si allungano e aumentano invece disturbi e patologie croniche, l’utilizzo della Risposta Rilassante sembra rappresentare un’ottima via da percorrere per poter intervenire sulla salute in maniera significativa, sfruttando uno strumento naturale che se stimolato e allenato può bilanciare e ridurre l’impatto che lo stress, in tutte le sue forme, produce nello sviluppo di disturbi fisici e mentali come espressione di una unità mente-corpo.
    Bibliografia
    Benson, H., & Klipper, M. Z. (1976). The relaxation response. New York: Avon.
    Benson, H., & Proctor, W. (2010). Relaxation revolution: The science and genetics of mind body healing. New York: Simon and Schuster.
    Dayhoff S.A. (2002). Come vincere l’ansia sociale. Trento, Erickson.
    Goldwurm G.F., Sacchi, D., Scarlato A. (1986). Le tecniche di rilassamento nella terapia comportamentale. Milano, Franco Angeli.


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