La lettura e il racconto ad alta voce legano ancor di più il bambino ai genitori, lo aiutano a crescere, e sono uno strumento semplice ma efficace per uno sviluppo ottimale: è questa la filosofia che ha guidato il progetto «Leggere per crescere», che nell'arco di 10 anni ha coinvolto 14 regioni, 600mila famiglie, 11mila operatori, 71 ospedali. I risultati di questo progetto sono stati presentati al Teatro Nuovo di Verona, città da cui è partito. Leggere per Crescere si rifà al progetto «Born to Read», rivolto ai bambini e attivato dall'Associazione dei Bibliotecari americani per sviluppare attraverso la lettura ad alta voce lo sviluppo mentale e l'amore per i libri. «Con la lettura e il racconto adulti e piccoli ascoltatori possono conoscersi meglio e in modo più autentico – spiega Fulvio Scaparro, psicoterapeuta – Adulti e bambini possono fare un'escursione uno nel mondo dell'altro, narrando una fiaba, raccontando le proprie esperienze, leggendo o costruire storie».
IL PROGETTO – Il progetto, che ha coinvolto pediatri, educatori, bibliotecari e farmacisti, vuole stimolare nelle famiglie la consuetudine al racconto e alla lettura ad alta voce. Varie le istituzioni che hanno aderito, come il Comune e l'università di Verona e la regione Veneto. Il progetto si è poi ampliato con filoni specifici dedicati ai bambini con disabilità intellettive, a quelli in ospedale per ridurre con il racconto lo stress e l'isolamento del ricovero, e ai bambini di famiglie immigrate per favorirne l'integrazione. «Le nostre classi sono sempre più multietniche – spiega – Basti pensare che 5-6 anni fa i bambini con genitori stranieri erano il 20%, e oggi sono circa il 35-38%. La lettura, che è un'attività specifica e ludica allo stesso tempo, è uno strumento molto efficace per dialogare con loro e fargli conoscere la lingua italiana» ha sottolineato Scaparro. L'iniziativa è stata promossa da GlaxoSmithKline come progetto di responsabilità sociale.
FOCUS PER ETÀ – Il progetto sviluppato nella scuola materna veneta ha avuto come focus due fasce d'età, i bambini di 4 anni, e quelli di 5-6 anni. A seconda dell'età sono stati scelti libri diversi, preferendo quelli cartonati, con colori e personaggi conosciuti per i più piccoli, e scegliendo storie più articolate per i più grandicelli. Le storie venivano prima raccontate dagli insegnanti con anche l'aiuto di burattini e pupazzi e il libro davanti, e poi si chiedeva ai bambini di ripeterla. «Così siamo riusciti a farli focalizzare – ha spiegato Anita Barini, maestra della Scuola d'infanzia 'Villaggio Trieste' di Cerea (Vr) – su termini legati all'identità, al corpo, ai vestiti, la casa e la scuola, insegnargli le differenze tra maschile e femminile, singolare e plurale, e correggere la grammatica se necessario». Sono stati coinvolti anche i genitori, facendoli partecipare, insieme ai figli dopo l'orario di scuola, a degli incontri sul come usare la lettura. «Sono venute molte mamme musulmane – conclude – rumene e albanesi, che hanno apprezzato molto, perché si sentono sentite partecipi e non tagliate fuori».
CAPPUCCETTO ROSSO E PINOCCHIO I PIÙ LETTI – Nonostante computer, videogiochi e film in 3D, quando si tratta di libri vince la tradizione, almeno tra bambini e ragazzi italiani, oggi come 10 anni fa. Sono infatti Cappuccetto Rosso e Pinocchio i titoli più letti, con il 75% di lettori, come rileva un sondaggio presentato a Verona da Massimo Sumberesi, direttore generale di Doxa Advice. Nell'indagine si è sottoposta una rosa di 10 titoli, scelti tra le classifiche dei libri più venduti, le indicazioni di mamme e insegnanti, a un campione di 500 persone, di cui il 50% genitori con figli tra i 9 e 14 anni e il 50% giovani tra i 15 e 24 anni, per operare un confronto tra i libri più letti da chi era bambino 10 anni fa e chi lo è oggi. Così emerge oggi come ieri i due titoli più amati sono Cappuccetto Rosso e il burattino di Collodi, con il 75% di lettori. Poi la classifica cambia. Se Il piccolo principe è al 3/o posto (63,4%) per i teenager, cioè i bambini di 10 anni fa, per i bimbi di oggi c'é Alice nel paese delle meraviglie (63,2%). Nelle letture dei bambini di 10 anni fa al 4/o posto c'é il maghetto Harry Potter, seguito dall'eroina di Lewis Carrol Alice nel Paese delle meraviglie, I viaggi di Gulliver di Swift, Cuore di De Amicis, Il giardino segreto di Francis H. Burnett, il cinematografico Le cronache di Narnia e Matilde di Roal Dhal. Per i bambini di oggi, secondo quanto riportato dai genitori, c'é al 4/o posto Harry Potter, seguito da Il piccolo principe, I viaggi di Gulliver, Le cronache di Narnia, Cuore, Matilde e Il Giardino segreto.
«La tendenza è essere conservatori – spiega Massimo Sumberesi, direttore generale di Doxa Advice – Sono infatti i genitori che condizionano le letture dei figli, sulla base delle loro esperienze passate».
INIZIARE LETTURA AD ALTA VOCE GIÀ A 6 MESI – Leggere ad alta voce ai bambini, anche per pochi minuti al giorno, fa bene, contribuisce al loro sviluppo mentale e previene difficoltà di apprendimento, soprattutto in coloro che vivono in ambienti svantaggiati. Per questo bisognerebbe iniziare già quando hanno sei mesi di vita. «La lettura ad alta voce al bambino deve iniziare già nei primi periodi di vita, a partire dal sesto mese – spiega Giampietro Chiamenti, segretario regionale Fimp (Federazione italiana medici pediatri) Veneto – con libri-giocattolo adeguati». E a confermare l'utilità della lettura per prevenire problemi dell'apprendimento in contesti difficili, Chiamenti richiama i risultati delle ultime ricerche condotte negli Usa. «Si è visto che un bambino che vive in una famiglia disagiata – precisa – ascolta mediamente in un'ora 616 parole, sente 5 affermazioni e riceve 11 proibizioni. Se l'ambiente familiare è migliore, le parole ascoltate in un'ora si quadruplicano offrendo maggiori stimoli, le affermazioni sono 9 volte più numerose e le proibizioni si dimezzano. Il racconto, in questo senso, può diventare uno strumento eccezionale per una crescita psicofisica migliore». L'ideale dunque è leggere o raccontare ad alta voce al bambino già a sei mesi. Non occorre trascorrere delle ore alla lettura, secondo gli esperti, bastano anche pochi minuti ogni giorno per costruire un rapporto basato su libro quale strumento di crescita.
Fonte: http://www.corriere.it/salute/
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