L'immaginazione cambia il modo di vedere il mondo. L'affermazione non è più da considerarsi romantica, da oggi è anche scientificamente provata. Un gruppo di ricercatori del dipartimento di Psicologia della Vanderbilt University ha dimostrato che le situazioni immaginate sognando ad occhi aperti vengono conservate dal cervello nelle stesse sedi in cui si ritrovano le memorie da conservare a breve termine e, talvolta, possono confondersi con i ricordi reali. In questo modo la percezione del mondo e della realtà può distanziarsi da ciò che realmente accade.
"Perché un sogno ad occhi aperti possa realmente interferire con la memoria a breve termine bisogna immaginarlo centinaia di volte; solo dopo una reiterazione costante e continua del sogno una cosa immaginata può sovrapporsi, magari in qualche particolare, ad un evento realmente accaduto", ha dichiarato Frank Tong, uno degli autori dello studio che verrà pubblicato nel prossimo numero della rivista Current Biology.
È risaputo che desiderare ardentemente che qualcosa accada e immaginare le situazioni in cui essa potrebbe accadere predispone positivamente una persona e, di fatto, il raggiungimento dell'obiettivo diventa più probabile. Sognare qualcosa ad occhi aperti, dunque, può influenzare ciò che accadrà, o almeno la percezione di ciò che accadrà. È poiché la percezione del mondo per la nostra mente vale quasi quanto la realtà, alla fine forse non è così male dare spazio all'immaginazione. Attenzione però a non esagerare: nel bene e nel male, prima o poi, i conti con la realtà si fanno sempre.
Fonte: Vanderbilt University
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