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    Lo spazio: dalla città al cosmo

    COME sta cambiando l’idea di spazio nelle scienze? Come è diventato e come sarà in un futuro prossimo lo spazio in cui si svolge la nostra vita? Come possiamo comprenderne e guidarne le trasformazioni? Partendo da questi interrogativi il CSI-Piemonte (Consorzio per il sistema Informativo della Regione Piemonte) propone al Lingotto (Sala 500) il 20 e 21 ottobre due giorni di confronti su "Il dominio dello spazio: scienze, tecniche, rappresentazioni". Sarà un incontro molto interdisciplinare. E' esperienza comune il cambiamento di rapporto con lo spazio in un mondo invaso da nuove tecnologie, a partire da quella della telefonia cellulare: ne parleranno il filosofo Maurizio Ferraris e il semiologo Gianfranco Marrone.

    Tullio Regge tratterà dello spazio «infinito» nella fisica. Alberto Conte racconterà gli spazi della geometria. L’esplorazione del sistema solare sarà il tema di Rodolfo Guzzi, dell’Agenzia Spaziale Italiana. Dello studio dell'estremamente piccolo (le architetture molecolari e gli spazi nanometrici) parlerà il chimico Pietro Ugliengo.

    Lo psicologo Jacques Voneche illustrerà il processo con cui il bambino conquista la dimensione degli spazi in cui si muove. L’economista Flavio Boscacci svelerà i nuovi processi che stanno cambiando il valore economico dello spazio. Inevitabile, poi, per architetti e urbanisti che si occupano di territorio e di strumenti per governarlo, ripensare il proprio operare in chiave del tutto nuova: lo faranno Cino Zucchi, che tratterà di spazio e velocità nel progetto urbano contemporaneo, e il presidente dell'Associazione italiana di Scienze Regionali Dino Borri, che parlerà di una pianificazione "interattiva" in un territorio modificato da una molteplicità di attori.

    Sul mutato rapporto dell'uomo con lo spazio, supportato dalle innovazioni di tecnologie che ci aiutano a immaginare come potrà essere, si potranno sperimentare le rappresentazioni virtuali del territorio presentate sulle postazioni informatiche di due laboratori del Politecnico e del Virtual Media Reality Park: nuovi mezzi per inventare lo spazio o per ricostruirne uno immateriale quando se ne sia persa la consistenza materiale. [TSCOPY](*)Politecnico di Torino[/TSCOPY]

    Autore: Agata Spaziante
    Fonte: http://www.lastampa.it

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