Li aiuta a crescere in forma durante l’età dello sviluppo ma sembra favorire anche dei comportamenti più violenti e aggressivi, specialmente da parte dei maschi. A sottolineare questo duplice aspetto degli sport di squadra è una ricerca presentata al meeting annuale della America Public Health Association da poco conclusosi a Philadelphia.
Nel suo studio, Susan Connors, ricercatrice presso il Children’s Hospital di Cleveland, ha preso in esame i dati di 13.000 studenti di scuola superiore arruolati nel Youth Risk Behavioral Study, uno studio effettuato nel 2007 con lo scopo di valutare i comportamenti a rischio degli adolescenti statunitensi. In base ai dati della ricercatrice, il 60% degli studenti maschi e il 48% delle femmine avevano preso parte ad almeno uno sport di squadra nel corso degli anni precedenti, tra cui basket, calcio, football americano e baseball.
Dai risultati è emerso che i maschi che avevano preso parte ad almeno uno sport di squadra avevano una probabilità più elevata di assumere comportamenti violenti nei confronti dei coetanei ed erano una maggior rischio di alcol rispetto ai giovani che avevano praticato sport singoli o non avevano preso parte a nessuno sport. Lo stesso, sottolinea la ricercatrice, non sembrava valere per le adolescenti femmine, in cui la condotta non sembrava risentire dello sport praticato.
“La nostra ricerca solleva molte domande e fornisce poche risposte”, afferma Susan Connors. È probabile, infatti, che la condotta più violenta dei maschi sia da ricollegare al cameratismo tipico dello spogliatoio maschile nel caso degli sport di squadra. Ma come mai ciò non avviene nel caso delle femmine? Si domanda la ricercatrice. E per quali motivo, poi, i giovani che fanno sport di squadra sono meno vittime del vizio del fumo ma lo stesso non vale per l’alcol?
Fonte: 137th Annual Meeting & Exposition. Philadelphia; 7-11 novembre 2009.
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=26855