Nella società moderna, le donne sono chiamate a destreggiarsi tra molteplici ruoli: non solo madri e mogli, ma anche lavoratrici. Conciliare famiglia, lavoro e trovare un po’ di tempo per sé è una sfida quotidiana per le mamme in carriera.
Multitasking: un’abilità innata, ma a che prezzo?
Il multitasking è spesso considerato una capacità femminile distintiva. Uno studio condotto dalle Università di Glasgow e Hertfordshire ha evidenziato come le donne siano più rapide degli uomini nel gestire più attività contemporaneamente, grazie a una maggiore organizzazione. Tuttavia, fare troppe cose insieme ha un prezzo.
Secondo uno studio dell’American Sociological Review intitolato “Multitasking Mothers and Fathers in Dual-Earner Families“, le mamme lavoratrici sperimentano stress e disagio a un livello significativamente maggiore rispetto ai padri. Le donne, infatti, trascorrono in media 10 ore in più a settimana impegnate in attività multitasking, spesso legate alla cura dei figli e della casa.
Lo stress: non sempre un nemico
Il concetto di stress non è nuovo. Il medico Hans Selye, nel 1936, lo definì come la “sindrome generale di adattamento”, ovvero la risposta del corpo a situazioni che richiedono un adattamento. Lo stress può essere positivo (eustress), quando ci stimola a migliorare, oppure negativo (distress), quando diventa eccessivo e danneggia il nostro benessere.
Nel contesto delle mamme lavoratrici, lo stress spesso sfocia in distress a causa delle difficoltà di conciliare lavoro e vita familiare. Secondo lo psicologo inglese Freeman, il tentativo di tenere tutto sotto controllo può portare a una sensazione di esaurimento e malessere generale.
La sindrome da affaticamento da stress
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente riconosciuto la “sindrome da affaticamento da stress” (adrenal fatigue) come una condizione tipica dello stile di vita moderno. Questo disturbo è causato da un eccessivo livello di stress, che sovraccarica le ghiandole surrenali e porta a un eccesso di ormoni come adrenalina e cortisolo.
I sintomi includono:
- Stanchezza costante
- Irritabilità
- Perdita di interesse per il sesso
- Difficoltà di concentrazione
- Problemi digestivi
- Sensazione di malessere generale
- Bisogno di stimolanti come il caffè per affrontare la giornata
Come combattere lo stress?
Non esiste una ricetta universale per gestire lo stress, poiché ognuna di noi lo vive in modo diverso. Tuttavia, ci sono alcune strategie che possono aiutare a ridurre l’affaticamento da stress:
- Prendersi del tempo per sé: Anche pochi minuti al giorno dedicati solo a te stessa possono fare la differenza.
- Ascoltare il proprio corpo: Riconoscere i segnali di stress è il primo passo per affrontarlo.
- Fare attività fisica: Lo sport aiuta a rilasciare tensioni e a ritrovare il benessere fisico ed emotivo.
- Respirazione consapevole: Concentrarsi sulla respirazione per qualche minuto può aiutare a ritrovare calma e concentrazione.
- Chiedere aiuto: Nessuno può fare tutto da solo. Coinvolgi il tuo partner nella gestione della casa e dei figli.
Conclusioni
Essere moglie, mamma e lavoratrice è una sfida complessa, ma è fondamentale ricordare che siamo anche donne, con bisogni che meritano di essere accolti e soddisfatti. Imparare a prendersi cura di sé non è un atto di egoismo, ma un passo essenziale per vivere meglio e affrontare con serenità le sfide quotidiane.
Articolo scritto dalla cura della Dr.ssa Raffaella Donnini
Psicologa clinica esperta in Couseling Psicologico.
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