L'ANALISI del cervello con la risonanza magnetica può rivelare molte cose: che carattere abbiamo, perché siamo cattolici o atei, per quale motivo facciamo sogni strani. Persino se ingrasseremo o faremo sesso nell'arco dei prossimi sei mesi. Uno studio della Dartmouth University, Usa, pubblicato sul Journal of Neuroscience rivela che è possibile, analizzando l'attività di una zona cerebrale associata ai meccanismi della ricompensa, il cosiddetto "nucleus accumbens", capire in anticipo se un soggetto aumenterà di peso o ingrasserà, arrivando a "predire il futuro" in modo certamente poco romantico ma rigorosamente scientifico.
Le nostre sensazioni possono essere piacevoli o spiacevoli e questo determina la nostra vita affettiva. Il nucleus accumbens, conosciuto come "accumbens nucleus" o "nucleus accumbens septi", si trova nella porzione ventrale dello striato e si attiva tutte le volte che proviamo delle emozioni positive, cioè piacevoli. Secondo la ricerca, le giovani donne il cui accumbens nucleus reagisce in maniera più attiva alla vista di piatti appetitosi, hanno più probabilità di ingrassare nell'arco dei sei mesi successivi rispetto a quelle che invece mostrano una risposta più blanda. Stesso discorso per le immagini erotiche: laddove quest'area del cervello reagisce in maniera forte, è più probabile che la donna in questione faccia sesso nel breve e lungo periodo. "Questo studio è uno dei primi ad analizzare le reazioni cerebrali e gli effetti sul comportamento nell'arco di mesi – spiega il ricercatore Bill Kelley – ma non bisogna dimenticare che il meccanismo cerebrale di ricompensa è solo uno degli elementi che spingono una persona ad agire. Conta moltissimo anche la volontà personale".
Alcune condizioni psicofisiche e certi problemi di salute, come la bulimia o l'obesità, erano già state messe in relazione con l'attività dell'accumbens nucleus, ma nessuno aveva ancora attribuito a questo legame un potere predittivo. Da qui l'idea dei ricercatori americani, che hanno preso in esame 15 ragazzi e 58 ragazze del college, sottoponendoli a risonanza magnetica funzionale prima e dopo e analizzandone l'andamento della vita sessuale e il peso per alcuni mesi. Dai dati è emersa una corrispondenza tra la sensibilità ad immagini di cibo e sesso e la concreta ricerca di queste forme di appagamento nella vita reale.
"E' chiaro che se una persona ha più motivazioni in un senso poi si comporta di conseguenza – spiega Piergiorgio Strata, docente di Neurofisiologia all'Università di Torino e presidente dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze – ma più che aiutare a predire i comportamenti, direi che questo tipo di analisi permette di delineare il profilo psicologico di una persona. L'anatomia della mente oggi è sempre più raffinata: dieci anni fa si localizzavano le strutture del cervello in modo grossolano, oggi si riesce a fare uno studio nell'ordine dei millimetri. Ma non me la sento di dire che la risonanza magnetica funzionale abbia una funzione predittiva vera e propria! Gli esperimenti di questo tipo servono più ad esplorare le attitudini che a predire il futuro".
La tecnica di imaging biomedico viene ormai usata nei campi più disparati. In Germania, all'Ospedale Universitario di Essen, si studia il cervello dei soggetti predisposti alla pedofilia e con tendenze violente o pericolose; al San Francisco Medical Center e presso la University of California hanno utilizzato la risonanza per comprendere la progressione fisica della demenza frontotemporale e del morbo di Alzheimer; il team dell'Institute of Imaging Science della Vanderbilt University, in Tennessee, con questa tecnica studia il legame tra la materia bianca, l'apprendimento e la capacità di prendere decisioni.
"Attribuire alla risonanza magnetica un potere predittivo non mi sembra totalmente fuori dal senso – spiega il professor Giovanni Berlucchi dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze – anche perché tutto passa attraverso il cervello. L'accumbens nucleus è il centro del piacere, quindi il soggetto nel quale quest'area si attiverà maggiormente sarà anche più incline a godere di questi piaceri materiali. Una base cerebrale predispone e incoraggia sempre i comportamenti in un senso o in un altro. Fare un pronostico di cosa accadrà concretamente nell'arco di sei mesi sulla base di certe attitudini è possibile. Anche se un conto sono le dinamiche cerebrali e un altro è il futuro. Le tendenze sono scritte nel cervello. Ma il futuro dipende da dove uno si trova e dalla vita che fa: chi nasce con l'inclinazione allo studio ma poi è costretto a fare l'agricoltore, i libri non li leggerà. Il cervello è padrone di ciò che ci accade, ma fino a un certo punto".
Articolo di Sara Ficocelli, tratto da: http://www.repubblica.it