Le donne, ma anche gli uomini, vittime di stalking (atti persecutori da parte di ex partner, colleghi, conoscenti, vicini di casa, ecc…) possono rivolgersi a 2 “sportelli anti-stalking” aperti presso le Aziende Ospedaliere Niguarda Ca’ Granda di Milano e l’Ospedale di Lecco.
Infatti, su proposta dell’Assessore alla Famiglia e alle Politiche Sociali, Giulio Boscagli, Regione Lombardia ha stabilito di aderire e di erogare il contributo previsto dalla sperimentazione del progetto presentato dalle Aziende Sanitarie Locali di Milano e della Provincia di Lecco.
Il servizio è realizzato da Telefono Donna (ideatrice del progetto), associazione di volontariato presente da tanti anni a Niguarda e che lo scorso 8 marzo ha celebrato il 18° anno di attività a sostegno delle donne in difficoltà.
Prendere coscienza della serietà delle persecuzioni subite, raccogliere le prove di persecuzione, avviare l’iter processuale, ed iniziare con le vittime un percorso di uscita dalla violenza con l’aiuto delle psicologhe del servizio, tutto questo è l’obiettivo del servizio anti-stalking.
I singoli casi vengono presi in carico dall’équipe di specialisti ed esperti che da anni garantiscono supporto alle vittime in
modo da proseguire a rispondere prontamente alle segnalazioni, che negli ultimi anni sono in continuo aumento.
Telefono Donna interviene sia sul fronte assistenziale sia su quello della prevenzione fornendo un aiuto immediato per affrontare al meglio lo stato di difficoltà e organizzando seminari/incontri d’informazione e formazione per affrontare le cause e le condizioni che producono disagio.
Affinché l’azione non risulti né velleitaria né consolatoria è necessario un approccio di intervento “globale”. Il monitoraggio
dei problemi, l’identificazione delle cause e l’individuazione dei possibili rimedi, l’informazione e l’educazione costituiscono un sistema operativo indispensabile per affrontare concretamente il disagio sociale rappresentato dallo stalking.
Fonte: Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda, Milano