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    Ostilità e rabbia associate a futuro sviluppo di coronaropatia

    Una meta-analisi ha valutato l’associazione tra rabbia e ostilità e malattia coronarica in studi di coorte prospettici utilizzando metodi quantitativi 
    L’effetto dannoso di rabbia e ostilità sulla coronaropatia è stato ampiamente ipotizzato, ma le precedenti revisioni non hanno portato a risultati definitivi.
    Sono stati identificati 25 studi ( 21 articoli ) che hanno valutato gli esiti di malattia coronarica in popolazioni inizialmente sane e 19 studi ( 18 articoli ) condotti su campioni con preesistente coronaropatia.
    Rabbia e ostilità sono risultate associate a un aumento degli eventi di coronaropatia negli studi su popolazioni sane ( hazard ratio [ HR ] combinato: 1.19; p=0.008 ) e a scarsa prognosi negli studi su popolazioni con malattia coronarica ( HR: 1.24; p = 0.002 ).
    Sono stati identificati bias di pubblicazione nei lavori analizzati, benchè il fail-safe number ( cioè il numero di fallimenti di entità accettabile ) fosse 2.020 e 750 per gli studi su popolazioni sane e con malattia, rispettivamente.
    È interessante notare che l’effetto dannoso di rabbia e ostilità nella popolazione sana è risultato maggiore negli uomini che nelle donne.
    In studi su pazienti con malattia coronarica al basale con pieno controllo dello status basale della malattia e del trattamento, l’associazione di rabbia e ostilità con prognosi non-favorevole è rimasta valida.
    In conclusione, questa revisione suggerisce che rabbia e ostilità sono associate agli esiti di coronaropatia sia in popolazioni sane sia in popolazioni con malattia coronarica.
    Oltre agli interventi fisici e farmacologici tradizionali, queste osservazioni supportano l’uso di una gestione psicologica incentrata su rabbia e ostilità nella prevenzione e nel trattamento della coronaropatia.
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