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    Paziente e psicoterapeuta: un’intesa a pelle

    L’empatia è una delle componenti fondamentali nel rapporto tra paziente e psicoterapeuta. Il grado di comprensione e di partecipazione emozionale che si crea tra i due contribuisce infatti in maniera significativa alla creazione di un percorso terapeutico efficace.

    Alcuni ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston hanno ora dimostrato per la prima volta che questa “connessione” emozionale tra medico e paziente avviene anche a livello fisiologico, ed in maniera proporzionale al grado di empatia che si instaura.

    Nello studio, apparso nel numero di febbraio della rivista Journal of Nervous and Mental Disease, sono state videoregistrate 20 sedute psicoterapeutiche di pazienti ricoverati per disturbi d’ansia o dell’umore. I pazienti erano sottoposti a terapia psicodinamica, un approccio che utilizza la relazione terapeutica tra medico e paziente per spingere quest’ultimo ad una maggior percezione delle proprie emozioni. Per verificare i cambiamenti fisiologici che avvenivano nei pazienti e negli psicoterapeuti durante la seduta, i ricercatori hanno misurato i livelli di conduttanza cutanea, una misura comunemente utilizzata per verificare il grado di attività del sistema nervoso simpatico, e quindi di esperienza emozionale.

    I risultati hanno mostrato che, durante le sedute, pazienti e psicoterapeuti esprimevano gli stessi livelli di conduttanza cutanea. Non solo, attraverso l’osservazione dei filmati delle sedute psicoterapeutiche si è anche dimostrato che pazienti e psicoterapeuti manifestavano un numero significativamente maggiore di emozioni positive proprio in corrispondenza dei momenti di alta affinità fisiologica, ovvero quando i livelli di conduttanza cutanea erano uguali.

    La condivisione delle emozioni rafforza il legame empatico tra paziente e psicoterapeuta, e gli effetti sulla fisiologia sono una riprova che le emozioni vengono effettivamente sperimentate e “vanno in circolo” con effetti benefici sulla salute del paziente. “La cosa interessante di questa ricerca è che conferma che questa esperienza 'affettiva' avviene nello stesso momento in tutti e due i componenti della relazione terapeutica, così come postulato dalla psicoanalisi. Ciò apre le porte a nuove prospettive di grande interesse non solo per la clinica ma anche nel campo della formazione dei terapeuti”, afferma Bianca Micanzi Ravagli, psicoterapeuta e membro didatta dell’Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica Infantile.

    Fonte: Marci CD, Ham J, Moran EBA, Orr SP. Physiologic Correlates of Perceived Therapist Empathy and Social-Emotional Process During Psychotherapy. Journal of Nervous & Mental Disease 2007; 195(2):103-111.
    http://it.health.yahoo.net

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