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    Più tolleranti da adulti se da piccoli si conoscono volti di etnie diverse

    Essere abituati, sin da piccoli, a osservare volti di persone appartenenti a etnie diverse: è questo il trucco per riuscire, da adulti, a distinguere un individuo dall'altro anche se appartenenti a gruppi etnici diversi dal proprio. Ne dà prova uno studio dell'Università del Queensland (Australia), di cui ha dato notizia la rivista PLoS-Public Library of Science. Questo risultato dimostra che è possibile porre rimedio al cosiddetto effetto “other race”, fenomeno per cui, ad esempio, gli individui di etnia cinese sembrano tutti uguali agli occhi dei caucasici e viceversa.
    L'effetto “other race” è una conseguenza diretta dell'esperienza quotidiana che porta ad osservare principalmente volti di persone della propria etnia di cui, nella maggior parte dei casi, si è contornati sin dalla nascita. Tuttavia questo studio dimostra che all'età di sei mesi i bambini sono perfettamente capaci di distinguere le persone appartenenti a etnie diverse: basta far conoscere loro volti con lineamenti diversi dai propri.
    Il riconoscimento della diversità, spiegano i ricercatori guidati da Michelle Heron-Delaney, può essere «allenato» anche attraverso fotografie di persone con tratti somatici differenti da quelli a cui i piccoli sono abituati: i ricercatori spiegano infatti che, se all'età di sei mesi i piccoli vengono abituati a osservare immagini di individui di altre etnie, conservano poi la stessa capacità anche a nove mesi quando, altrimenti, questa abilità verrebbe persa. 
     
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