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    Psicologo lavoratore dipendente

    Lo Psicologo può svolgere attività di lavoro dipendente presso SSN (Servizio Sanitario Nazionale), enti pubblici, privati, PMI (Piccole Medie Imprese), Grandi Organizzazioni e via dicendo…

    Per entrare a lavorare come dipendente presso il SSN il professionista dovrà partecipare a Concorsi che si di vidono per zone; potrà trovare tutte le informazioni in merito sul sito dell'Ordine degli Psicologi della propria regione, nella sessione dedicata alla professione.

    Per quanto riguarda le strutture sanitarie private il discorso cambia e non può essere generalizzabile. Sarà compito del professionista adoperarsi per fare una mappatura delle strutture private, contattarle personalmente o visitarne il sito internet e domandare in merito ai criteri di assunzione.

    Per aiutarsi in questa mappatura, internet è un ottimo alleato; anche i siti istituzionali mostrano liste di strutture private convenzionate a cui ci si può rivolgere. Per quanto riguarda le realtà non sanitarie dove è prevista la figura dello Psicologo o in generale un ruolo che lo Psicologo possa ricoprire (selezione, formazione, assessment, per citarne alcune) anche in questo caso ogni realtà può avere i propri criteri di inclusione, nel rispetto delle norme generali.

    Alcuni criteri possono ad esempio essere:

    • aver fatto un tirocinio presso quella struttura
    • entrare come stagista
    • avere un certo numero di anni di esperienza nel settore
    • avere seguito un Master o un corso di formazione in un ambito specifico.


    Vantaggi e svantaggi del lavoro dipendente

    Indichiamo alcuni vantaggi e svantaggi che potrebbero aiutare nell'analisi di un rapporto professionale di tipo dipendente.

    Vantaggi

    • Lo stipendio è fisso e costante (orientativamente uno Psicologo neo-assunto può guadagnare dai 1.300 ai 1.600 euro circa lordi mensili, per 13 mensilità).
    • Nel tempo c'è un minimo e costante incremento retributivo.
    • Si possono occupare posizioni organizzative gestionali (possibilità quindi di carriera) integrate con funzioni già assegnate in precedenza.
    • Il professionista ha tutte le garanzie contrattuali, previdenziali (pensione) e assistenziali (malattia) previste per legge.

    Svantaggi

    • Gli orari sono fissi e rigidi. Per incastrare i propri impegni si deve ricorrere a permessi e ferie compatibilmente con le esigenze organizzative
    • Necessità di attenersi a disposizioni organizzative imposte; rinuncia alla propria indipendenza decisionale anche nel rispetto dei protocolli vigenti e delle decisioni prese da figure di responsabilità maggiore
    • Lo stipendio è contenuto, lievitando nel tempo lentamente.
    • Nella maggior parte dei casi non è permesso svolgere attività professionali esterne
    • Può nel tempo calare la motivazione, non vedendo spesso i reali frutti – a livello economico e organizzativo – del proprio lavoro


    Sottolineiamo che essendo le realtà private autonome rispetto ai criteri di assunzione – seppur nel rispetto dei criteri generali relativi all'utilizzo di tecniche e strumenti – il professionista che voglia entrare in contatto con le aziende si dovrà autonomamente adoperare per rendere appetibile il proprio curriculum professionale e formativo e crearsi una rete personale e professionale attraverso cui trovare nuove opportunità lavorative.


    Lavoro Dipendente e libera professione sono compatibili?

    Secondo le norme che regolano il rapporto tra lavoro dipendente e libera professione, il contratto pubblico è compatibile con l'apertura della partita Iva e l'iscrizione ad un albo professionale solo se è di tipo part-time o inferiore (non deve superare quindi le 18 ore settimanali- 9 per i contratti che prevedono un full-time di 18 come gli insegnanti). (DPR 10/01/1957 n. 3, art. 6 0; L. 23/12/1996 n. 662, art. 56).

    Inoltre per gli Psicologi dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale è prevista la possibilità di svolgere l’attività intramoenia, cioè una prestazione fuori dall'orario di lavoro nella struttura ambulatoriale della struttura di riferimento o all'esterno dell'ospedale a fronte del pagamento da parte dei pazienti; in quel caso il professionista sarà obbligato a emettere fattura.

    La prossima settimana vedremo le possibilità offerte nell'intraprendere una carriera accademica.


    Tratto dall'eBook: Fare lo Psicologo oggi: guida pratica di Orientamento per studenti e neolaureati

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