L'associazione fra psoriasi e disturbi di natura psichiatrica è da tempo oggetto di studio da parte della comunità scientifica, che ha evidenziato un nesso tra la malattia e un maggior rischio di ansia, depressione, disordini psicosomatici, del comportamento e della personalità.
Una ricerca condotta di recente dalla University of Pennsylvania di Philadelphia ha approfondito ulteriormente l'argomento, evidenziando che la psoriasi può costituire un fattore di rischio, oltre che per queste prime condizioni patologiche, anche per quella tendenza a sviluppare pulsioni suicide, altrimenti nota come "suicidalità".
Attraverso l'analisi di dati britannici provenienti da pazienti con psoriasi di grado severo trattati con terapia sistemica, pazienti con psoriasi di grado lieve e non trattati, ed individui sani (utilizzati come “controllo”) il team ha stimato che ogni anno nel regno Unito oltre 10.400 diagnosi di depressione, 7.100 di ansia e 350 di suicidalità sono attribuibili proprio alla presenza di psoriasi.
Ad apparire significativamente maggiore negli psoriasici, soprattutto in quelli di grado severo al confronto con chi presenta una malattia lieve, sarebbe il rischio di depressione. Allo stesso modo sembrerebbe esistere un nesso fra psoriasi severa e tasso di suicidalità, ma in misura minore, e psoriasi severa e tasso di ansia, che però risulterebbe simile a quello riscontrato nei pazienti con una malattia di grado leggero.
I ricercatori hanno inoltre riferito che, se fra i pazienti con psoriasi severa il rischio per una diagnosi clinica di depressione sarebbe più alto negli uomini che nelle donne, il rischio complessivo di depressione, ansia e suicidalità, risulterebbe maggiore nei ventenni che nei 40-60enni.
Valutando lo stesso rischio complessivo per parametri quali genere ed età, gli autori dello studio avrebbero inoltre stabilito che diagnosi di depressione, ansia e suicidalità attribuibili a psoriasi, incorrerebbero con un'incidenza pari a 11,8, 8,1, e 0,4 persone su 1000 ogni anno. Rapporto che, stando ai risultati dello studio, non muterebbe in base al grado della malattia, leggero o severo, eccezion fatta nel caso della depressione, che anche in questi termini risulterebbe più frequente nei pazienti gravi. L'incidenza del male “oscuro” attribuibile a psoriasi, infatti, sarebbe di 25,5 persone ogni 1000, in presenza di malattia di grado severo, mentre riguarderebbe solo l'11,5 per mille dei pazienti di grado leggero.
Shanu Kohli Kurd, che ha coordinato lo studio pubblicato su Archives of Dermatology, ha sottolineato l'importanza di indagare sui disordini psichiatrici associati alla malattia, per consentire l'identificazione di approcci preventivi e terapeutici in grado di migliorare la propria condizione (come, ad esempio, il trattamento biologico, dove indicato, nei casi di psoriasi moderata-severa).
Fonte: K. K Shanu, et al. The Risk of Depression, Anxiety, and Suicidality in Patients With Psoriasis, Archives of Dermatology, 2010.
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