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    Quartieri anti-obesità: ecco la direzione dello sviluppo urbano

    Un uomo di 90 chili ne peserebbe, in media, 4.5 in meno e una donna di 68 circa tre… ma facendo cosa? Semplicemente abitando in un quartiere in cui non serve la macchina per raggiungere il supermercato, la scuola dei figli, il lavoro, la palestra o qualunque luogo si visiti durante una normale giornata. Per questo esistono i progetti di quartiere anti-obesità. Lo ha dimostrato una ricerca condotta da un gruppo di psicologi, architetti e sociologi della University of Utah e che sarà pubblicata sul prossimo numero della rivista American Journal of Preventive Medicine.

    "È difficile modificare i comportamenti delle persone ma se si costruissero per loro delle città in cui alcune buone abitudini possono diventare prassi forse si possono ottenere alcuni risultati", sottolineano gli autori dello studio. "Nelle società più ricche nella vita quotidiana si consumano poche energie rispetto a quanto accadeva solo una o due generazioni fa, ma si ha una disponibilità di cibo e la possibilità di comprarlo molto maggiore. Non a caso l'obesità è una vera piaga nelle società più ricche", si legge nello studio. "La vita dei vecchi quartieri e la loro architettura era funzionale a far vivere meglio e in salute i cittadini", continuano gli autori. Il messaggio è chiaro: bisognerebbe imparare che ci deve nutrire per sostentarsi e per il gusto di farlo ma senza ingordigia o in modo scorretto. Bisognerebbe inoltre riprendere la buona vecchia abitudine di lasciare la macchina in garage a camminare o andare in bici anche quando si va al lavoro. Piste ciclabili e passaggi pedonali permettendo evidentemente.

    Fonte: This old healthy house. Press release University of Utah
    http://it.notizie.yahoo.com/

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