Vetrine decorate con cartelli invitanti e la promessa di prezzi stracciati "saranno come una calamita per i 'drogati' dello shopping". Parola del neurologo Rosario Sorrentino, direttore dell'Ircap (Istituto di ricerca e cura per gli attacchi di panico) alla clinica Pio XI di Roma, che prevede tempi duri per il portafogli di molti italiani alle prese con la partenza ufficiale dei saldi estivi, al via da domani in molte città. Avendo trattato diversi casi di 'shopping-mania', Sorrentino è convinto che la crisi e l'oggettiva difficoltà economica di tante famiglie non fermeranno questi 'tossicodipendenti della carta di credito'.
"Ormai anche in Italia possiamo parlare di una 'generazione di shopping addicted', schiava della cultura del possesso, indipendentemente dall'oggetto in sè". Una popolazione che in realtà abbraccia più generazioni, "si va dai 18 ai 45 anni", e che secondo Sorrentino non si farà certo fermare dalla crisi e dalle difficoltà a far quadrare i conti. "Tanto poi c'è tempo per pentirsi degli acquisti inutili, dopo l'orgia compulsiva dei prossimi giorni. Mai come oggi emerge chiaramente che il cervello è a 'trazione' anteriore: tutto istinto e poca ragione. Si è quasi costretti a comprare, perché prevale la parte emotiva, non più frenata dalla corteccia prefrontale che guida la parte razionale della mente".
In particolare, a risentire del richiamo dei saldi saranno le 30-40enni, preda del 'vorrei ma non posso'. "La cosiddetta generazione Sex and the City, che va incontro in questi giorni a vere orge di shopping", maratone fra i negozi in cerca della 'botta' di adrenalina "regalata dai sacchetti colmi di oggetti-feticcio". Ci sono poi i giovanissimi maniaci delle firme, che anche nel tentativo diffuso di plasmare il loro corpo con l'aiuto del bisturi mostrano il trionfo dell'apparire. "Comprano un naso o un seno nuovo come fossero scarpe o pantaloni. E paradossalmente la crisi e la difficoltà economica accende il desiderio: rinunciare diventa quasi impossibile", sottolinea Sorrentino.
Se per le persone normali i saldi sono un'occasione per comprare un oggetto desiderato a prezzi convenienti, per gli altri rischiano di trasformarsi in un boomerang prosciuga-conto corrente. "Se il prezzo è ridotto, ci si sente meno in colpa. Ecco perché consiglio ai tossicodipendenti da shopping di chiedere aiuto, e di non andare mai da soli a fare compere". Accumulare oggetti inutili negli armadi, ammonisce Sorrentino, non aiuterà a "colmare il vuoto della propria vita". Ma chi sono gli italiani 'drogati' di acquisti? Il neurologo descrive alcune tipologie:
LA GENERAZIONE SEX AND THE CITY – "Al primo posto troviamo le trentenni o quarantenni dotate di carta di credito, attente alle lusinghe della moda e particolarmente attratte da scarpe, borse e oggetti di profumeria", proprio come Carrie & Co. "Davanti alle vetrine sono colte da eccitazione, ma anche inquietudine, che si placa solo dopo che ci si e' aggiudicato il momentaneo oggetto del desiderio. L'acquisto, infatti – dice il neurologo – libera dopamina nel cervello dei maniaci dello shopping , regalando un senso di soddisfazione e un piacere intenso, ma effimero".
L'OTTUSO CONSUMATORE GRIFFATO – "Questa tipologia di acquirente è legato all''io compro quindi esisto'", dice Sorrentino. In questo caso si tratta per lo più di un uomo, anche giovanissimo, vittima dei messaggi della pubblicità, per il quale "l'immagine viene prima di tutto. Potersi permettere l'ultimo modello di telefonino o di occhiali da sole, ma anche il televisore di moda, è un modo di dimostrare a se stesso di essere arrivato".
IL GENEROSO – Largheggia in regali, omaggi e cene fuori, ma non perché tiene agli altri: lo fa solo per dimostrare a tutti il suo potere. "Ogni acquisto è un balsamo per la sua autostima, secondo lo slogan del 'pago dunque posso'".
L'IGNORANTE LIBERAL – "Purtroppo ha soppiantato ormai il cittadino responsabile e corretto. Si tratta di uomini e donne che in maniera aggressiva si contornano di cose effimere, inconsistenti. Pensando che tutto è possibile, fedeli alla parola d'ordine del 'tutto e subito'. Gli oggetti in questo caso – conclude Sorrentino – colmano il vuoto di un'esistenza priva di valori reali".
Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/?id=3.0.3501762772