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    Studio, TV e cruciverba amplificano sintomi Alzheimer

    Una mente curiosa, attiva e con molti interessi protegge dall'arrivo dell'Alzheimer, ma dopo la diagnosi gli effetti del declino cognitivo sono piu' rapidi ed evidenti.

    Lo afferma uno studio pubblicato su Neurology dai ricercatori della Rush University di Chicago, negli Usa, che hanno esaminato le prestazione cerebrali di 1.157 persone con piu' di 65 anni a cui e' stata diagnosticata la demenza.

    Avere molteplici interessi e stimoli, infatti, nella parte di vita precedente alla malattia riduce in maniera drastica, dimezzandola, la durata di un'eventuale demenza, ma dopo la comparsa la caduta delle funzioni cognitive e' per paradosso piu' rapida, scrivono i ricercatori guidati da Robert S.

    Wiulson. I pazienti a cui era stato diagnosticato l'Alzheimer vedevano, infatti, impoverirsi il loro patrimonio cognitivo il 42% piu' velocemente, nonostante il lungo corredo di attivita' svolte tra le quali ascoltare la radio, guardare la tv, leggere, visitare musei.

    Articolo tratto da: www.asca.it

    Vedi ancheLa psicologia dell'invecchiamento. Nuove prospettive professionali per lo Psicologo nel lavoro con l'anziano

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