• Unisciti ai 251336 iscritti

    Utilizzare l’ipnosi in ambito oncologico

    L’uomo è un’entità formata da corpo e mente. E’ un insieme inscindibile di queste due parti, aspetti diversi di una sola totalità.

    Corpo e mente non sono separati ma sono parte l’uno dell’altra. I vari sistemi (psichico, neurologico, endocrino ed immunitario) interagiscano tra loro per il raggiungimento di un’omeostasi interna dell’organismo. A prova di tutto ciò, è stato dimostrato che le cellule immunitarie sono in grado di interpretare i messaggi provenienti dal sistema nervoso autonomo (SNA) e dal cervello.

    Per tutta la nostra vita, l'organismo sviluppa in maniera naturale cellule cancerose, senza che ciò determini la crescita di tumori cancerosi clinicamente riconoscibili. Dal momento che per lo più gli individui, anche se producono cellule cancerose continuamente, non sviluppano il cancro, è evidente che l'organismo deve disporre di un sistema naturale di sorveglianza immunologica che scova e distrugge le singole cellule cancerose prima che esse crescano in tumori clinicamente evidenti.

    Si è scoperto che, in generale, la secrezione, indotta da stress, di adrenocorticosteroidi provoca la neutralizzazione di questo naturale sistema di sorveglianza immunologica. Amkraut e Solomon (1975), Shavit et al. (1985), e Stein, Keller e Schleifer (1985) hanno segnalato che basta un leggero abbassamento dell'efficienza di questo sistema per far aumentare notevolmente la sensibilità dell'individuo agli agenti patogeni, particolarmente a quelli che sono costantemente presenti e che minacciano l'integrità dell'organismo, come le cellule cancerose formate per processo spontaneo.

    La principale teoria sull'oncogenesi sostiene che la formazione del tumore ha luogo quando le componenti del sistema di sorveglianza immunitaria sono depresse o ipoattive (Stein et al., 1985).

    Uno dei principali elementi di prova di una connessione mente-corpo nella genesi del cancro è costituito da quelli che sono diventati famosi come studi sullo stress da mutamento di vita (Dohrenwend e Dohrenwend, 1974).

    Ogni forma di stress derivante da un significativo cambiamento di vita (ad esempio, morte di un membro della famiglia, cambiamento di lavoro, trasloco della famiglia) può attivare l'asse cortico- ipotalamico-pituitario-surrenale a produrre i corticosteroidi che neutralizzano il sistema di sorveglianza immunologica.

    L'ansia, la depressione e un abbassamento della forza dell'Io sono tutti fenomeni associati con ipoattività del sistema immunitario. La tendenza principale dell'odierna ricerca in quest'area poggia sull'ipotesi che la capacità di adattamento sia il fattore importante nel determinare se lo stress avrà o no un effetto depressivo sull'immunocompetenza.

    Locke et al. (1984), per esempio, hanno scoperto che il fatto di provare sintomi di ansia e di depressione in risposta a un mutamento di vita stressante era indice di un'insufficiente capacità di adattamento e si risolveva in una diminuzione nell'attività delle cellule che fanno da killer naturali; d'altro canto, una buona capacità di adattamento (pochi sintomi rispetto a un considerevole stress da cambiamento di vita) era associata con una più elevata attività delle cellule killer naturali….

    ……Diviene così ipotizzabile che l'ipnosi possa provocare modificazioni nel sistema di sorveglianza immunologica. Hall (1982, 1983) ha trovato che dei soggetti giovani altamente ipnotizzabili riuscivano ad aumentare in modo significativo la propria immunità cellulare (con l'attività sia dei linfociti-T sia dei linfociti-B). Anche uno studio più recente sempre condotto su una popolazione giovane ha portato agli stessi risultati (Gruzelier J. Et al, 2001).

    I più recenti approcci all'ipnosi terapeutica che si sono rivelati efficaci nel migliorare l'immunocompetenza in pazienti di cancro hanno rivelato almeno cinque applicazioni fondamentali: rilassamento, immaginazione, ristrutturazione, meditazione e rafforzamento delle capacità di adattamento.

    Dal momento che lo stress indebolisce il sistema immunitario attraverso la produzione di ormoni adrenocorticoidi, è stato un importante passo avanti scoprire che i metodi ipnoterapeutici, accentuando il semplice rilassamento, potevano abbassare il livello di questi ormoni nel plasma (Sachar, 1969).

    La ben nota procedura di visualizzazione/rilassamento sviluppata dai Simonton (Simonton, Simonton e Creighton, 1978) contiene un interessante approccio di ristrutturazione cognitiva. Mentre la maggior parte delle persone che hanno paura del cancro lo considerano come una malattia potentemente distruttiva, i Simonton strutturano questa errata opinione in un modo tutto nuovo: le cellule cancerose vengono da loro descritte come 'deboli  e confuse', mentre i globuli bianchi del sistema immunitario sono ‘forti e potenti ' come squali che assalgono la preda. Tuttavia il lavoro di Hall (1982) che usa il loro procedimento di immaginazione e ristrutturazione, chiarisce veramente il fatto che questo approccio può migliorare l'immunità cellulare.

    La maggioranza degli specialisti usa oggi una mistura di tutti gli approcci sopra ricordati (Margolis, 1982-83; Newton, 1982-1983). Il lavoro di Fínkelstein e Greenleaf (1982-83) è tipico: per impostare tre anni di ricerche sul cancro, essi hanno preparato una cassetta della durata di dieci minuti contenente delle suggestioni che apparentemente comprendono tutta quanta la serie dei metodi ipnoterapeutici che abbiamo preso in esame.

    Il vantaggio di questi metodi ampiamente generici è dovuto al fatto che seguono il principio ericksoniano di lasciare che l'inconscio del paziente selezioni da sé quelle suggestioni che gli sono necessarie per facilitare l'attività terapeutica (Erickson e Rossi, 1979).

    La maggioranza dei terapeuti concorda che un qualche tipo specifico di condizione, stato o utilizzazione della mente possa potenziare la funzione immunologíca.

    Si potrebbe dire che il funzionamento dell'essere umano è talmente complesso che sembra esserci una varietà quasi infinita di sistemi mente-corpo di memoria e apprendimento stato-dipendenti utilizzabili per scopi terapeutici.

    Dal momento che ogni individuo ha una sua irripetibile storia di apprendimenti ed esperienze di vita, ogni caso è essenzialmente una nuova ricerca terapeutica in cui si può esplorare l'efficacia di approcci ipnoterapeutici specifici e non specifici.

     

    Estratto dall'Ebook "Ipnosi in ambito oncologico" della Dr.ssa Piera Rosso


    Per lasciare un commento è necessario aver effettuato il login.

    Aree riservate agli abbonati di liberamente