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    Videogame e film violenti rendono insensibili

    Videogame violenti e film aggressivi ci rendono più insensibili e meno disposti a prestare aiuto a chi ne ha bisogno. E' il risultato di due distinti studi statunitensi, uno della Iowa State University e l'altro dell'ateneo del Michigan, che fanno il punto sull'annosa questione su cui da tempo si interrogano sociologi, massmediologi e altri addetti ai lavori. Le due ricerche, pubblicate su 'Psychological Science', mostrano che chi guarda spesso e a lungo scene violente è molto più impermeabile alle difficoltà altrui, e se ne infischia quando qualcuno nei paraggi si trova nei guai.

    Le due ricerche 'made in Usa', al riguardo, la dicono lunga. Il primo studio è stato condotto su 320 studenti del college suddivisi in due gruppi. Il primo sottocampione ha giocato a un videogame innocuo e pacifico per 20 minuti, mentre l'altro gruppo si è intrattenuto con un game incentrato sul combattimento. Subito dopo i due gruppi hanno assistito a un litigio simulato tra due attori, con uno dei due litiganti che si sloga la caviglia e urla dal dolore. Ebbene, mentre i giovani che si erano intrattenuti col gioco 'pacifico' hanno impiegato 16 secondi per avvicinarsi e prestare soccorso, l'altro gruppo ha impiegato molto più tempo per dare una mano a chi ne aveva bisogno (73 secondi). Stesso risultato, o meglio medesima conclusione, per la seconda ricerca. Questa volta sotto la lente dei ricercatori sono finiti 162 spettatori all'uscita di un cinema. Anche in questo caso è stato simulato un incidente, ma senza alcun litigio di mezzo. A una giovane donna con le caviglie bendate sfuggiva una stampella, e lei mostrava difficoltà nel recuperarla. Anche in questo caso chi aveva visto un film violento impiegava il 26% di tempo in più per prestare aiuto rispetto a chi invece aveva guardato una pellicola più leggera.

    "Questi studi – fa notare Brad Bushman, l'autore di una delle due ricerche e docente di psicologia e comunicazione presso la University of Michigan – suggeriscono che l'esposizione a media violenti riduce la predisposizione ad aiutare gli altri. Si diventa 'tranquillamente insensibili' – spiega l'autore, citando un famosissimo pezzo dei Pink Floyd, 'comfortably numb' – al dolore e alle sofferenze altrui".

    Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Altro/?id=3.0.3078660469

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