Chi non ha mai desiderato essere un supereroe? Paperinik, Spiderman, Batman, Wonder Woman, gli X-Men: sin dall’infanzia, queste figure alimentano la nostra fantasia e ci accompagnano anche nell’età adulta, evocando fascino e potere. Ma cosa rende i supereroi così importanti? Per comprenderlo, dobbiamo guardare alle radici di questo fenomeno, che affondano nel simbolismo e nella costruzione delle relazioni umane.
I supereroi nell’infanzia: simboli di protezione e identità
Nascere non significa venire al mondo in un vuoto: siamo immersi fin da subito in un ambiente relazionale. I primi “supereroi” nella vita di un bambino sono spesso i genitori, figure che nel loro immaginario incarnano protezione, forza e perfezione. Con il tempo, il gioco simbolico e l’esplorazione della fantasia diventano strumenti per affrontare paure, sperimentare ruoli e costruire pezzi della propria identità.
“Giocare a essere supereroi” consente al bambino di confrontarsi con il bene e il male, di proiettare desideri e sviluppare strategie di problem solving. I superpoteri, in questo senso, rappresentano qualità innate, come talenti e capacità, che possono essere coltivati e applicati nella vita quotidiana.
Supereroi e messaggi educativi: un equilibrio da mediare
Le ricerche dimostrano, però, che l’impatto dei supereroi sui bambini non è sempre positivo: senza una guida, questi personaggi possono influenzare comportamenti aggressivi invece che pro-sociali. I genitori svolgono quindi un ruolo cruciale nel mediare e interpretare i messaggi dei supereroi, aiutando i bambini a distinguere tra fantasia e realtà e a trarre insegnamenti utili.
Ad esempio:
- Spiderman simboleggia il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e l’importanza delle responsabilità.
- Superman esplora la gestione delle emozioni e la necessità di sviluppare competenze emotive.
- Batman rappresenta il confronto con le proprie paure e l’introspezione.
Il fascino dei supereroi per gli adulti
Perché anche gli adulti amano i supereroi? Dietro la maschera, questi personaggi nascondono fragilità umane che li rendono accessibili. Non sono perfetti: sbagliano, soffrono, e affrontano sfide che riflettono i nostri dilemmi quotidiani. Questo equilibrio tra straordinarietà e vulnerabilità li rende universali, ispirando forza senza negare l’umanità.
Il potere della postura: un ponte tra neuroscienze e psicologia
Anche il corpo gioca un ruolo fondamentale. Le neuroscienze ci rivelano che adottare una postura “da supereroe” – gambe divaricate, braccia sui fianchi – per pochi minuti può aumentare la fiducia in sé stessi, ridurre il cortisolo (l’ormone dello stress) e migliorare le prestazioni. Un gesto apparentemente semplice che richiama la sicurezza e l’energia dei supereroi può aiutarci a sentirci più potenti e pronti ad affrontare sfide.
Tu sei il supereroe di te stesso
Immaginarsi invincibili come i supereroi, sfruttando il corpo e la mente, può incrementare le nostre capacità di affrontare le difficoltà quotidiane. Non serve una maschera o un mantello per sentirsi speciali: ognuno di noi ha talenti unici e un potenziale straordinario.
Quindi, prima di un colloquio, di una presentazione o di una sfida impegnativa, prova a ricordare: sei il supereroe della tua vita. E come dice il personaggio di Grey’s Anatomy Amelia Shepherd:
“C’è uno studio scientifico che dimostra che se tieni questa posizione da supereroe per cinque minuti prima di un colloquio o una presentazione importante o un lavoro difficile non solo ti sentirai più sicura, ma andrà sensibilmente meglio.”
Abbraccia il tuo superpotere. E affronta il mondo con fiducia.
Articolo scritto dal Dott. Emanuele Tomasini, psicologo psicoterapeuta e neuropsicologo, perfezionato in EMDR e tecniche immaginative e di rilassamento